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Cronaca Mira / Riviera Giacomo Matteotti

Celebrata a Mira la prima unione civile del Veneziano: "Un atto d'amore e di giustizia"

La cerimonia lunedì mattina, officiata dal sindaco Alvise Maniero. Due donne si sono dette il fatidico (e atteso) "sì". Si tratta del primo di una lunga serie nella nostra provincia

La prima unione civile "arcobaleno" in provincia di Venezia si è celebrata lunedì mattina in municipio a Mira. Due donne si sono scambiate vicendevolmente il fatidico "sì", sfruttando la nuova norma approvata dal governo Renzi con la nota (e dibattuta) legge Cirinnà. A officiare la cerimonia il sindaco del paese della Riviera del Brenta, Alvise Maniero. Un evento tenuto "top secret" fino all'ultimo, perché le due protagoniste volevano che si trattasse semplicemente di un lieto avvenimento da condividere con parenti e amici. Senza la cassa di risonanza dei media.

La notizia fin dall'inizio aveva incontrato "terreno fertile" all'interno dell'amministrazione mirese, con il sindaco Maniero che si era detto felice di celebrare un'unione tra persone che semplicemente si vogliono bene. Sullo sfondo una battaglia per i diritti civili che ha contraddistinto gli ultimi anni e che ora può segnare il primo storico traguardo anche nel Veneziano.

Siamo molto felici ma avremmo desiderato poterlo chiamare matrimonio anziché unione civile – hanno sottolineato le due donne -. Riteniamo che questo sia in ogni caso il primo passo verso una piena uguaglianza. Essere pioniere ci rende felici, consideriamo questa nuova legge un passo molto importante per l’Italia. Abbiamo seguito l’iter parlamentare con trepidazione fin da quando è approdato in commissione Giustizia, attendendo con grande coinvolgimento emotivo ogni votazione. Fino all’ultimo abbiamo temuto che la legge venisse bloccata e che non se ne facesse niente. Avevamo deciso da molto tempo di fare questo passo, abbiamo dovuto aspettare a lungo ma ora ce l’abbiamo fatta”.

“Stiamo parlando di un atto assolutamente normale e naturalmente molto bello, come ogni atto che riguarda l’amore – ha affermato il sindaco Alvise Maniero -. Speriamo che il loro sia un segnale incoraggiante per tutte le altre coppie che intendono ufficializzare in questo modo i propri sentimenti. Ci onora sapere di essere stati i primi della provincia di Venezia a celebrare una unione civile”.

"Per noi essere famiglia non è relativo ad alcuna condizione particolare se non quella dell'affetto e del rispetto – dichiara l’assessora alle Pari Opportunità, Orietta Vanin -. Ben venga una regolamentazione che finalmente riconosce i diritti per queste coppie. Possiamo dire di essere molto felici di sapere che la prima famiglia "arcobaleno" della provincia di Venezia sia una famiglia di Mira, alla quale va il nostro benvenuto".

Il 3 settembre prossimo, invece, sarà la volta di Gino e Lorenzo, una coppia di Spinea che aspetta questo momento da una vita. Gino, 65 anni, e Lorenzo, 70, si sconoscono da oltre 4 decenni, vivono insieme dal 1993 e negli anni si erano battuti a più riprese per veder riconosciuti i loro diritti al pari di quelli delle coppie eterosessuali. "È quello che da 41 anni avremmo voluto, che all’inizio non si sperava - hanno dichiarato di recente - Siamo felicissimi, si esaudisce un sogno. E la gente a Spinea è entusiasta, dicono che sarà una grande festa. Finalmente abbiamo trovato un governo che è riuscito a farcela".

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