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Cronaca

Ristoranti quasi al completo a Venezia per Pasqua, «siamo ai livelli pre-Covid»

Secondo un'indagine effettuata da Confesercenti le prenotazioni già da qualche settimana sono significative, con i ristoranti che in media occupano il 70% dei coperti

Cresce ormai da alcune settimane la presenza dei turisti a Venezia, sono tornate le calli affollate e le lunghe code agli imbarcaderi nei fine settimana, e anche per i locali del centro storico, nonostante gli strascichi del Covid e il caro prezzi, gli affari cominciano a migliorare. Un dato è significativo ed emerge da un'indagine effettuata da Confesercenti: per il weekend pasquale, quasi il 90% dei ristoranti veneziani è al completo, con prenotazioni perlopiù di visitatori esterni (circa l'80% del totale).

Secondo Emiliano Biraku, coordinatore per il centro storico dell'associazione, sul fronte delle prenotazioni «siamo arrivati ai livelli pre-Covid», ha spiegato, sottolineando che segnali importanti si riscontrano già nelle ultime settimane, con i ristoratori che riescono ad occupare tra il 60 e il 70% dei coperti.

Nonostante l'aumento dei prezzi, il dato che emerge dallo studio di Confersercenti è che l'80% dei ristoranti non alzerà i prezzi rispetto al 2019, e solo il 20% ha deciso di aumentare il proprio listino del 10%. «Non possiamo aumentare i prezzi dei menù, tantomeno a Pasqua e Pasquetta, - ha sottolineato Biraku - altrimenti rischiamo di perdere la clientela, anche quella più affezionata, a favore di chi fa una concorrenza sleale, magari abbassando la qualità». E questo nonostante prodotti fondamentali per la cucina abbiano avuto rincari davvero importanti: «L'olio di semi ora costa di più dell'olio di oliva, - ha aggiunto - il suo prezzo è cresciuto dell'80% ed è pure difficile da reperire. Ma anche farina e mais hanno subito rincari molto significativi, fino al 60%».

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