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Cronaca

"Acquisivano farmaci in modo illecito", a processo anche due veneziane

Stando alla Procura, sarebbero tre le complici, che falsificando le prescrizioni mediche avrebbero truffato il Servizio sanitario nazionale per oltre 8mila euro

Accusate di aver ottenuto farmaci per il trattamento dell'infertilità tramita falsa documentazione. Come riportano i quotidiani locali, la Procura di Venezia ha chiesto il processo per tre donne, una padovana e due residenti nella provincia di Venezia, per truffa ai danni del servizio sanitario e falso.

Stando all'accusa, le complici avrebbero acquisito i farmaci in modo illecito, per poi rivenderli ad altre persone in modo non ufficiale. Sono già arrivati i primi patteggiamenti, con due delle donne che dovranno scontare rispettivamente un anno e sette mesi e un anno di reclusione, seppur con la sospensione condizionale della pena. All'appello manca A.S., 57enne di Stra, comparsa lunedì mattina di fronte al giudice e accusata di falsificazione di firma da parte di un professore dell'Azienda ospedaliera di Padova. Le ricette fasulle sarebbero state utilizzate per l'acquisto e la successiva rivendita di due farmaci differenti, entrambi per curare l'infertilità.

Il legale della donna sta cercando di dimostrare l'insussistenza dell'accusa contestata alla propria cliente, con la sentenza prevista per il 4 aprile prossimo. Nel complesso, le donne sarebbero riuscite a farsi consegnare 80 scatole, circa 800 fiale, di medicinali, per un danno complessivo al Servizio sanitario nazionale che si aggirerebbe sugli 8mila euro.

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