rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Opere / Tessera

Il Comune va avanti sul bosco dello sport con un mutuo per lo stadio

La giunta approva la variazione e l'assestamento di bilancio 2023. L'intenzione è di accendere un indebitamento, a condizione che lo Stato garantisca i fondi per le aree verdi

Il Comune di Venezia annuncia l'intenzione di procedere con il finanziamento del bosco dello sport, ovvero la costruzione di un nuovo stadio e di un palasport nell'area di Tessera. Saltata la possibilità di ottenere il contributo del Pnrr, l'amministrazione intende utilizzare fondi comunali integrati da un intervento statale. Per l’assessore al bilancio, Michele Zuin, «i conti sono in ordine, abbiamo una buona liquidità» e questo permette, tra l'altro, di «proseguire su questo progetto che consideriamo strategico».

L’amministrazione spiega di avere individuato «delle fonti alternative» che consentiranno comunque la realizzazione delle opere. «Per quanto concerne lo stadio - sottolinea Zuin - il venir meno dei finanziamenti europei ha comportato la scelta di prevedere lo spostamento del mutuo sull’opera stessa. L’accensione dell’indebitamento potrà avvenire solo ad acquisizione di risorse alternative dallo Stato, a copertura delle esigenze relative alle altre opere (verde, urbanizzazioni e viabilità principale) tali da consentire, nel complesso degli interventi del bosco dello sport, di ricorrere all’indebitamento per la sola realizzazione dello stadio». Il palasport dovrebbe essere realizzato, invece, con fondi interamente comunali, grazie ad un avanzo già stanziato. Il tutto, come detto, solo a condizione che lo Stato garantisca i fondi necessari per le aree verdi.

La manovra è contenuta nella variazione e assestamento di bilancio 2023, approvata dalla giunta il 15 giugno e che ora dovrà passare per il consiglio comunale. Come facilmente prevedibile, sarà terreno di scontro politico. «È uno scandalo - commenta fin da subito la consigliera Monica Sambo (Pd) -. Non è bastato perdere 93 milioni di euro del Pnrr, adesso il comune decide di spendere tutto l'avanzo e anche di fare debiti. Si aggravano i conti per la città di Venezia e per i residenti, perché i mutui graveranno sulle spalle dei contribuenti. Arena e stadio saranno pagati interamente dai cittadini».

Assestamento, fondi per case e cultura

La giunta ha dato atto «del permanere degli equilibri di bilancio, mantenuti, per il 2023, grazie all’utilizzo di una serie di entrate una tantum per circa 18 milioni già stanziati in sede di previsione»; inoltre, «vengono apportate alcune variazioni conseguenti a esigenze sopravvenute». «La scelta - riepiloga Zuin - è stata quella di concentrarsi su interventi per la residenzialità e su alcune iniziative specifiche. In particolare, con la variazione vengono stanziati circa 26,6 milioni per interventi sulla casa, di cui 24 milioni relativi al superbonus. Con tale manovra, il complesso delle risorse destinate ad interventi sulla casa ammonta, solo per il 2023, a circa 46 milioni, tra centro storico e terraferma».

L’operazione “superbonus” sugli 11 cantieri di case pubbliche aperti in città può continuare e superare i vincoli dettati dalle ultime normative nazionali proprio grazie all’applicazione di 24 milioni di avanzo libero prodotto dalla gestione del bilancio del 2022. «Queste risorse - specifica l'assessore - consentiranno ad Insula spa di proseguire i lavori e di cedere poi i crediti fiscali alle nostre società del Gruppo Città di Venezia, che verranno poi di nuovo recuperati, alla fine del processo, in 4 anni». Inoltre, in assestamento vengono sbloccati circa 8,7 milioni di euro che consentono la pronta cantierabilità di alcuni interventi, senza attendere alienazioni di beni.

Altri fondi, aggiunge Zuin, sono destinati alla Fenice (3 milioni di euro), al Severi del Lido (2,7 milioni), alla ricostruzione dei nidi Coccinella e Pinocchio (360mila euro per arredi e giochi), ad attrezzature per la biblioteca Vez (210mila euro), alla riqualificazione della ex De Amicis (350mila euro), alla realizzazione del nuovo terminal Punta Sabbioni (2,5 milioni). Da evidenziare, inoltre, la previsione di interventi per bonifiche per 15 milioni di euro con fondi regionali e l’avvio dell’iter per il nuovo ecocentro di Mestre in area Cavergnago. Infine, un'integrazione degli stanziamenti per la ciclabile di Pellestrina per 600mila euro e per la ciclabile Chirignago-Catene per 1,4 milioni, con contributi europei.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Comune va avanti sul bosco dello sport con un mutuo per lo stadio

VeneziaToday è in caricamento