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Economia

Ok al bilancio Cav: in aumento traffico e ricavi, grandi passi verso la transizione digitale

Il 2021 chiude con un utile di 16 milioni netti in ripresa rispetto ai 2,6 del 2020. Serato: «Gestite con oculatezza le fasi più critiche». Dibennardo: «Crescita su asset strategici: innovazione, sicurezza e sostenibilità»

L’assemblea degli azionisti di Concessioni Autostradali Venete ha dato il via libera il 21 aprile scorso al bilancio di esercizio per il 2021. L’anno si è chiuso con un utile, al netto delle imposte, di 16 milioni di euro, scrive Cav, in decisa ripresa rispetto ai 2,6 milioni del 2020, anno segnato dalle restrizioni per il contenimento della pandemia. «È un bilancio – spiega la presidente Luisa Serato – che descrive bene la poderosa ripresa che ha visto protagonista la società lo scorso anno, nonostante il persistere dell’emergenza sanitaria. Aver saputo gestire con oculatezza le fasi più critiche delle restrizioni e la conseguente contrazione del traffico, ha permesso di tornare a una situazione economico-finanziaria in linea con gli obiettivi prefissati».

«Il 2021 – aggiunge l’ad Ugo Dibennardo – rappresenta lo spartiacque dopo il quale abbiamo saputo affiancare una progettualità e una capacità di innovazione e investimento che ci ha permesso di indirizzare la crescita su asset strategici, rivolti all’innovazione, sicurezza e sostenibilità, confermandoci tra le dieci aziende più evolute del sistema Paese». Il risultato è stato possibile grazie a un incremento dei ricavi, a un oculato contenimento dei costi di gestione, e all'avvio di progetti di innovazione.

Ricavi

Il valore della produzione nel 2021 è stato pari a 154,4 milioni di euro (nel 2020: 128,9 milioni), con un aumento di 25,5 milioni di euro (+19,77%) rispetto all’anno precedente. In quest’ambito, i ricavi da pedaggio (al netto di Iva e dell’integrazione del canone di concessione Anas) risultano pari a 133,6 milioni di euro (nel 2020: 111 milioni, +20,36%), dato correlato alla ripresa del traffico rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli altri proventi autostradali, il loro valore complessivo è pari a 5 milioni di euro (4,1 milioni nel 2020) così suddivisi: 3 milioni per proventi da royalties su attività svolte nelle aree di servizio, 1,3 milioni da compartecipazioni delle altre società autostradali e 0,7 milioni per recupero spese. I costi della produzione sono pari a 117,2 milioni di euro, con un aumento di 7,1 milioni (nel 2020: 110 milioni; +6,44%). I costi per servizi hanno registrato un aumento del 9,02%, corrispondente a 31,7 milioni (nel 2020: 29,1 milioni). L’aumento è dato principalmente dai costi per le manutenzioni annuali e a cadenza periodica, che passano da 17,1 milioni a 17,9 milioni (+4,66%). Per quanto riguarda il Project bond, al 31 dicembre 2021, dopo i rimborsi in quota capitale effettuati in corso d’anno, risulta un debito residuo di 507,4 milioni di euro sugli 830 dell’obbligazione emessa nell’aprile del 2016.

Transizione digitale e ambiente

La società ha sviluppato il progetto Cav 2.0 che prevede, tra le varie attività, la riqualificazione del sistema di gestione, la sua sincronizzazione con i sistemi informatici e una forte spinta alla digitalizzazione di tutte le attività aziendali. Il progetto ha raggiunto quasi tutti i target previsti e in particolare, tra le varie cose: l’adozione di nuovi moduli di gestione, l’introduzione di un ambiente intranet aziendale e lo sviluppo di una nuova piattaforma per presidiare l’esercizio autostradale, predisposta per i nuovi sistemi "C Its" (Connected Intelligent Transportation System). Cav è pronta ora per la completa transizione digitale. L’obiettivo è arrivare in breve tempo a portare in A4 e A57 tecnologie in grado di accogliere sistemi di guida autonoma evoluta, con benefici per la sicurezza degli utenti e la fluidità del traffico, oltre che di efficientamento energetico. Nel corso del 2021 avviato anche un processo di monitoraggio dei gas ad effetto serra.

Volumi di traffico: il confronto

Nel 2021 i veicoli transitati sull’intera tratta autostradale in concessione sono stati 66.768.238 (nel 2020: 56.162.941) registrando un aumento del 18,88%. Considerando i dati suddivisi tra traffico leggero e traffico pesante, le auto sono passate da 41.333.486 nel 2020 a 49.732.149 nel 2021, in aumento del +20,32%, mentre i mezzi pesanti, che nel 2020 erano stati 14.829.455, nel 2021 sono aumentati fino a 17.036.089 (+14,88%). I dati sono comprensivi dei volumi non paganti relativi al tratto liberalizzato della A57: stazioni di Venezia-Mestre, Mira-Oriago, Mirano-Dolo, stimati in circa il 15% sul totale annuo. Grazie agli investimenti nell’ambito della sicurezza, i risultati positivi raggiunti nel 2021 sono apprezzabili anche sul fronte dell’incidentalità. Lo scorso anno, infatti, sul sistema autostradale in gestione (chiuso più aperto), sono stati registrati 196 incidenti, ovviamente in aumento rispetto al 2020 (141), ma in calo rispetto al 2019, considerato anno di riferimento per livelli di traffico simili e durante il quale si erano verificati 206 sinistri. Dei 196 incidenti rilevati nel 2021, 60 hanno coinvolto mezzi pesanti e 136 veicoli leggeri: gli episodi con conseguenze per le persone sono stati 80.

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