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Economia

Le imprese guidano il "rilancio green": da Confindustria il manifesto per la sostenibilità

Collaborazione tra mondo produttivo, enti di formazione e università, con il contributo scientifico del Kyoto Club

Il mondo produttivo al lavoro in modo coordinato per un futuro sostenibile: un gioco di squadra che, nel Veneziano, parte dal "manifesto per la sostenibilità" redatto da Confindustria in collaborazione con Kyoto Club, l'associazione nata a Venezia con l'obiettivo di ridurre le emissioni dei gas serra. Al documento, una «dichiarazione di assunzione di responsabilità», aderiscono la Camera di commercio, l’Autorità portuale, il Comune di Venezia, le univeristà Ca' Foscari e Iuav, la Fondazione Giorgio Cini. Si tratta, come spiegato da Confindustria, di un atto che sancisce «l’impegno di tutto il sistema imprenditoriale rispetto alla sfida della transizione ecologica in corso: coniugare lo sviluppo industriale con la tutela sociale ed ambientale».

Nel documento trovano spazio la cultura e le tradizioni del territorio, la vocazione all’innovazione, il rispetto dei diritti umani, della dignità nel lavoro e della parità di genere, la non discriminazione, il ruolo della formazione. Il Manifesto è completato dall’”alfabeto delle imprese sostenibili” che in 21 punti esplicita e declina il concetto di sostenibilità. «L’impegno delle imprese - dice il presidente di Confindustria Venezia, Vincenzo Marinese - non è legato soltanto alla riduzione dell’impatto ambientale. Le aziende sono anche soggetti promotori di sviluppo, di formazione e, soprattutto, di lavoro. A questo proposito, particolare importanza assume il tema delle infrastrutture. Penso al Porto, un asset di rilevanza strategica, il cui ruolo non riguarda solo le operazioni di import ed export delle merci, ma la sopravvivenza del nostro tessuto industriale, commerciale e logistico».

Proprio sul fronte della gestione del porto, il commissario Cinzia Zincone ha ricordato che il concetto della sostenibilità sarà alla base di tutte le scelte relative al Mose e allo sviluppo dei progetti per l'approdo delle grandi navi: «Relativamente al concorso di idee per il nuovo scalo, ad esempio, dobbiamo porre tra i criteri di valutazione il tema di come lavoreranno le persone su un'ipotetica piattaforma non collegata a terra, così come quello del collegamento con la città». L'assessore De Martin ha fatto presente che «la questione ambientale non va affrontata in modo parcellizzato, ma all’interno di un sistema. È un tema che va oltre le singole città, per questo è importante vedere intorno a un tavolo tutte le realtà territoriali impegnate in un percorso di responsabilità per la creazione di valore condiviso. Venezia il 31 dicembre del 2016, con quattro anni di anticipo, ha raggiunto l’obiettivo previsto dal protocollo di Kyoto con la riduzione del 20% di Co2».

Lo spunto alla realizzazione del documento è emerso dalla riflessione sulla complessa situazione determinata dalla pandemia, che induce tutte le parti sociali a promuovere comportamenti coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il Green Deal Europeo e il nuovo piano per l’economia circolare esigono inoltre uno sforzo, anche a livello locale, a favore della transizione energetica, dell’efficientamento e del contrasto al cambiamento climatico. È pertanto necessario continuare ad investire in prodotti e processi sostenibili. Bisogna capitalizzare tutte le competenze già presenti nel territorio, promuovere politiche industriali moderne e lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia. Fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’istruzione, dell’università, della ricerca e della formazione professionale. L’opportunità di rimanere al passo con le maggiori aree metropolitane europee implica infine un impegno nella riconversione ecologica del trasporto pubblico, l’ideazione di progetti di rigenerazione urbana e la ristrutturazione ecocompatibile degli edifici.

Secondo il Rapporto Green Italy 2020 di Fondazione Symbola – Unioncamere, le imprese che hanno effettuato investimenti nella sostenibilità e nell’innovazione hanno registrato nel 2020 performance migliori in termini di fatturato, impatto occupazionale ed esportazioni. Nel quinquennio 2015-2019 un’azienda veneta su 3 ha effettuato eco–investimenti, oltre 7.700 nella sola provincia di Venezia che oggi risulta sesta sul piano nazionale per percentuale di imprese green.

Confindustria Venezia svilupperà iniziative informative, formative e di coaching per supportare le imprese in questo percorso. Tra queste, il ciclo di incontri "Buongiorno Sostenibilità" che tra gli ospiti vedrà Monica Frassoni, presidente EUASE European Alliance to Save Energy; Gianni Silvestrini, presidente Exalto Energy&Innovation e direttore scientifico di Kyoto Club; Mario Gamberale, AD Innovatec Power e coordinatore del gruppo di lavoro “Fonti rinnovabili” di Kyoto Club; Laura Bruni, direttore affari istituzionali e relazioni esterne Schneider Electric Italia e coordinatrice del gruppo di lavoro “efficienza energetica & trasformazione digitale” di Kyoto Club. Il primo incontro "2030: clima, efficienza energetica ed energia, obiettivi UE" si terrà giovedì 8 aprile alle ore 9.00.

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