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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Scorzè

San Benedetto di Scorzè, inizia un biennio di riqualificazione: 170 dipendenti in cassa integrazione

Riorganizzazione attraverso automazione e digitalizzazione nel gruppo numero uno del beverage in Italia. Flai Cgil: «Garantire la ricollocazione di tutti»

Comincia il biennio di riorganizzazione aziendale alla San Benedetto di Scorzè, una vertenza che interessa 170 lavoratori: 150 fra addetti alla produzione e all'amministrazione nella sede principale, oltre ai 20 dipendenti di Paese. Dal primo gennaio al via l'automazione e la digitalizzazione dei processi e anche la cassa integrazione per la manodopera, che avrà un 20 per cento lordo di stipendio in meno visto il minor carico di lavoro. 

Una rigenerazione del gruppo numero uno del beverage in Italia che andrà avanti dal prossimo 1 gennaio fino al 31 dicembre del 2024. «Il tavolo di contrattazione è ancora aperto - spiega la segretaria della categoria sindacale Flai Cgil, Teresa Guarin -. Quello che ci interessa è la garanzia di ricollocazione di tutto il personale al termine dei lavori, sapendo che l'eventualità di esuberi alla fine di questo biennio non è stata negata dalla dirigenza. La transizione tecnologica e l’implementazione delle intelligenze artificiali comportano una contrazione dei posti di lavoro, ma le conseguenze non possono e non devono ricadere esclusivamente sui lavoratori e le loro famiglie. La Flai Cgil ritiene che in San Benedetto ci siano le condizioni per una riqualificazione professionale dei lavoratori coinvolti e una ricollocazione di tutti».

Il sindacato ha chiesto anche: «una maggiore trasparenza nelle informazioni e una migliore integrazione economica rispetto a quella proposta dall’azienda. Queste sono le condizioni imprescindibili per firmare l’accordo».

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