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Economia

Industria e cultura si intrecciano: le storie d’impresa al teatro Goldoni

Appuntamento il 5 aprile. Ospiti dell'evento saranno esponenti di spicco di tutte quelle realtà che costituiscono il "modello Nordest"

È "TerritorImprenditivi" (martedì 5 aprile ore 16 al teatro Goldoni) il primo evento ufficiale dell'anno della "capitale diffusa della cultura d'impresa" che include, assieme a Venezia, anche Padova, Treviso e Rovigo. L'iniziativa, promossa da Confindustria, avrà come ospiti una serie di personalità di spicco della politica, dell'industria, dell'università. Dopo le introduzioni (a cura di Antonio Alunni e Carlo Bonomi per Confindustria, Simone Venturini del Comune, Massimo Zanon della Camera di commercio Massimo Zanon) seguono le "storie" dei vari relatori, ciascuno con un tema da sviluppare: "l’humus della cultura d’impresa", con Enrico Carraro, la rettrice di Ca' Foscari Tiziana Lippiello ed Enrico Marchi di Save; "la cultura come fattore strategico dell’impresa", con Maria Cristina Piovesana e Antonio Calabrò; "gli attori della cultura d’impresa", con Luca Fabbri di Fincantieri, Francesca Nieddu di Intesa Sanpaolo, Gianfranco Refosco della Cisl. Chiudono Leopoldo Destro, presidente Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese, presidente Confindustria Venezia Rovigo.

Un mix di realtà di varia natura perché, come spiega Confindustria, «la cultura d’impresa è rete di relazioni, incontro di popoli e culture, apertura internazionale». Il tutto in un percorso che vuole rappresentare una chiave di volta «per reagire al deterioramento dell’economia, reggere l’urto dello shock energetico e del conflitto, imprimere un cambio di paradigma per la rinascita dell’Italia e dell’Europa».

"Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale italiana della cultura d’Impresa 2022" è il progetto unitario di area vasta vincitore dell’iniziativa di Confindustria con il patrocinio del ministero della Cultura, che legherà come un fil rouge un anno di eventi diffusi. «Il percorso - spiegano Destro e Marinese - si intreccia con le emergenze in corso, dai rincari delle materie prime e dell’energia al conflitto in Ucraina. Apparentemente sembrano temi distanti, in realtà i valori che hanno reso forte e resiliente l’impresa di questi territori hanno un forte richiamo etico e simbolico che resta di riferimento anche in tempi tanto complessi, per una comunità che vive in "territori imprenditivi"».

Nel racconto delle storie d’impresa si toccheranno proprio «i valori di libertà, assunzione del rischio, rispetto delle persone e delle leggi, responsabilità sociale, lavoro come opportunità di crescita personale, solidarietà e democrazia. È proprio su queste basi che si è sviluppato negli anni un sistema imprenditoriale e sociale che ha creato benessere diffuso, inclusione, accoglienza, oltre alla trasformazione competitiva. È il nostro modello, a Nord Est, in Italia, in Europa e la chiave per superare questa ennesima sfida».

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