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Sul Casinò è braccio di ferro continuo: per Pasqua lavoratori in sciopero

La Giunta Orsoni ha approvato stamattina la delibera con cui si indica la nascita di una nuova società di gestione degli immobili. Ieri corteo dei dipendenti e incontro col primo cittadino

Tutti dritti per la propria strada. Giunta Orsoni che stamattina approva la delibera sul riassetto societario del Casinò, e dipendenti della casa da gioco che proclamano un ennesimo sciopero. Stavolta per tutto il weekend pasquale: dalle 6 di venerdì fino alle 6 di martedì 10 aprile. E se in quello precedente le perdite economiche sono state circa di tre milioni di euro, stavolta è lecito pensare che saranno ancora superiori.

La delibera approvata oggi, all'indomani di un incontro tra sindacati e primo cittadino, prevede la formazione di una nuova società, la Cmv, Casinò municipale di Venezia, che controllerà le proprietà di immobili, tavoli verdi, arredi e slot machine. Ora passerà al vaglio delle commissioni competenti per poi approdare in Consiglio. Di fatto il primo passo verso la privatizzazione della casa da gioco, nonostante non se ne parli espressamente: “Un riassetto – ha commentato Orsoni - che ha l’obiettivo di rinforzare la gestione del Casinò e consentirne la continuità aziendale, altrimenti a rischio. Un’operazione che deve essere letta anche e soprattutto nell’interesse dei lavoratori”.

I dipendenti, però, non sono della stessa idea. Ieri hanno anche esposto uno striscione sul Ponte di Rialto con scritto: "Il Casinò è di Venezia e dei cittadini, No alla privatizzazione". Secondo i sindacati, durante l'incontro di ieri, il primo cittadino non ha toccato l'argomento sul destino dei lavoratori. Tutte le sigle, unite, hanno consegnato 4mila firme ai capigruppo e al presidente del Consiglio Roberto Turetta, per il mantenimento della gestione pubblica della casa da gioco.

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