rotate-mobile
Politica

Stipendi e incarichi, ecco quanto ha pagato il Comune di Venezia

Ca' Farsetti ha reso note le cifre dei compensi per manager e dirigenti delle società partecipate: meno stipendi, ma più incarichi per persona

Ca' Farsetti paga di meno, o almeno questo è quello che emerge dai compensi degli amministratori delle società partecipate del Comune di Venezia resi noti in questi giorni. Le cifre, come riporta la Nuova Venezia, si riferiscono al 2013 e a permettere la diminuzione delle uscite dalle casse comunali sarebbe stato il passaggio per molte delle società dal Cda all'amministratore unico, un'operazione voluta proprio dall'amministrazione cittadina e che permette di risparmiare sui vari gettoni presenza e indennità. Eppure il nuovo sistema permette ad alcuni dirigenti di accumulare più di un'entrata, tra incarichi di presidente, ad e direttore generale (anche se ad onor del vero alcuni hanno rinunciato ai “secondi stipendi”).

NUMERI E NOMI – Ad aprire l'elenco, dal gradino più alto, è il direttore generale del Casinò di Venezia, Vittorio Ravà, che vanta un compenso annuo di circa 250mila euro, cui si aggiungono i 27mila per l'incarico di amministratore delegato della Spa del Casinò (che nel 2013 è stato rinnovato), mentre gli 11.600 euro che gli spettavano come consigliere della società e i 15.400 euro per il ruolo di presidente del Cda della controllata Meeting & Dining Services sono rimasti sul tavolo, in quanto Ravà avrebbe rinunciato ai compensi. Segue Andrea Razzini, il cui ruolo di direttore generale Veritas garantisce 200mila euro annui, ma che ne guadagna altri 20mila come consigliere; non sono invece stati incassati i compensi come amministratore delegato della società e come consigliere delegato di Insula. Il terzo posto lo guadagna Giovanni Seno, amministratore delegato di Avm, che nel 2013 ha guadagnato 106mila euro (normalmente sarebbero 135mila, ma Seno è entrato in carica solo a maggio, “perdendo” quindi quattro mesi di stipendio); per lui andranno poi messi in conto altri 50mila euro come amministratore delegato Actv, ma solo a partire da quest'anno (nelle buste paga del 2013, quindi, non ve n'era traccia), intanto, comunque, Seno può sempre sperare nel possibile bonus da 27mila euro che potrebbe arrivare da Ca' Farsetti. Restando nell'ambito mobilità e trasporti si trova l'incarico di presidente Actv: Marcello Panettoni, che ha lasciato la scrivania ad aprile, ha incassato 19mila euro cui si aggiungono 50mila come presidente Avm, anche questo incarico lasciato a febbraio. Luca Scalabrin, che da fine aprile è subentrato a Panettoni, non ha invece ancora ricevuto il suo compenso da 50mila euro. Tornando al casinò si trova invece Massimo Miani, presidente della società che guadagna 36mila euro più altri 18mila per essere anche presidente della controllata per il Gioco. Infine c'è il caso di Giampietro Marchese, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul Mose e dimessosi alla fine del 2013 da amministratore delegato di Ames (mense scolastiche e farmacie), due condizioni che non gli hanno impedito di portare a casa ben 52mila euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stipendi e incarichi, ecco quanto ha pagato il Comune di Venezia

VeneziaToday è in caricamento