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Caro bollette, Zaia auspica un «provvedimento straordinario estremo» del Governo

«Dobbiamo aiutare famiglie e imprese, perché non si abbassino le serrande». E plaude all'apertura di Meloni sull'autonomia differenziata

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, si aspetta un «provvedimento straordinario estremo» da parte del nuovo Governo per far fronte al caro bollette. A margine di un punto stampa a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, ha auspicato un intervento simile a quello fatto nel 2020 con il Covid. «Dobbiamo aiutare famiglie e imprese, - ha spiegato il governatore - perché non si abbassino le serrande, e perché i segnali che si vedono di accesso alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali non prendano piede, e ci riportino indietro nel tempo».

Secondo il governatore, l'emergenza per il caro energia è la prima urgenza di cui dovrà occuparsi il nuovo esecutivo di Governo, poi si tornerà a parlare di autonomia differenziata, che nelle ultime ore ha visto anche l'apertura della premier, Giorgia Meloni. «Non avevo dubbi sulla sua posizione, - ha detto - perché siamo in linea, e la Costituzione è chiara. Quello che chiediamo non è altro che un federalismo fatto su misura, e ogni Regione può chiedere ciò che le spetta. L'autonomia è nel programma del nuovo Governo, sostenuto da chi ha voluto con vigore e forza il referendum».

Portare a casa l'autonomia «sarà un banco di prova per il nuovo esecutivo, - ha precisato Zaia - e so che il ministro Calderoli sta già lavorando su questo fronte. Noi non abbiamo sprecato cinque anni, ma abbiamo incrociato cinque governi differenti, e spero che la partita si concluda velocemente».

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