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Impresa della Reyer femminile, vince contro il Mersin e vola in finale di Eurocup

Una gara al cardiopalma che premia le orogranata nella loro terza finale nella competizione

Il parquet del Palais des Sports du Prado “traghetta” l’Umana Reyer alla sua terza finale di Eurocup al termine di una gara al cardiopalma nella quale le orogranata sono riuscite a sovvertire, grazie al loro carattere indomabile, il pronostico avverso superando il Mersin dell’ex Fagbenle al termine di uno scontro durissimo che nella prima frazione sembrava destinato a ben altro epilogo.

Primo tempo

Squadra imbottita di stars quella turca nella quale, oltre all’indimenticato centro colored britannico, lo scorso anno tra le protagoniste della stagione, spiccano molti nomi di valore assoluto, “in primis” quelli delle statunitensi Yvonne Turner e Dewanna Bonner, che sfoggiano rispettivamente passaporto ungherese e macedone e quelli di Tiffany Hayes e Jasmine Thomas.
Per l’Umana il quintetto iniziale è composto da Carangelo, Thornton, Anderson, Petronyte e Ndour opposte a Fagbenle, Hayes, Turner, Bonner e Thomas. Fagbenle subito in evidenza da sotto misura, quindi è Bonner a insaccare dalla lunga. Anderson muove il punteggio delle lagunari mentre si accende la lotta sotto i cristalli. Fagbenle e Turner allungano e l’Umana stenta a trovare la via del canestro. Coach Mazzon getta nella mischia Bestagno ma Fagbenle è motivatissima e firma il 2 a 11 dopo nemmeno quattro minuti costringendo coach Mazzon all’immediato time out durante il quale la telecamera inquadra a lungo Yvonne Anderson che suona la carica alle compagne. Thornton cerca inutilmente di arrestare la verve di Fagbenle, autentica mattatrice della prima parte della gara. Le conclusioni delle orogranata si schiantano sul ferro e anche a cronometro fermo, la Reyer non è “perfetta”. La difesa turca prevale sull’attacco veneziano in più occasioni e Hayes piazza la tripla del 3 a 16. Thornton appoggia al tabellone, quindi anche Ndour trova il fondo della retina per il 7 a 17. Turner “scippa” Carangelo incrementando il proprio bottino personale. Thornton sembra l’unica a poter attaccare con efficacia il canestro e, sul fronte avversario, è ancora Hayes a frustare la retina veneziana dai 6,75 chiudendo il primo quarto sul 9 a 24.  E’ sempre l’energia di Thornton a governare la barca veneziana con un’azione da tre punti. Ndour guadagna due liberi e questa volta è precisa (15-26 a -6,30). Fagbenle sembra inarrestabile ed è ancora la linea della carità a favorire la Reyer evitando a Mersin il volo definitivo. Zellous è implacabile dalla lunga ma Attura risponde da par suo. Mersin pecca di presunzione e forse sottovaluta le capacità di reazione della Reyer. La loro “rilassatezza” consente ad Anderson e Ndour un sussulto rabbioso. Il parziale a favore delle veneziane si allunga grazie alle triple di Anderson e Madera che in un amen riportano la Reyer a sole quattro lunghezze (34-38 a -2,05). La “magia” di Anderson e il canestro di Ndour siglano una parità assoluta che sembrava davvero impossibile quando manca un giro e poco più di lancette all’intervallo lungo. Chiusura di quarto appassionante con Thomas che riporta in testa Mersin dalla lunga distanza, risposta immediata di Anderson, Zellous due volte da lontano a punire la difesa lagunare e una Yvonne Anderson “immensa” a ribattere colpo su colpo per accompagnare le squadre negli spogliatoi sul 42 a 44. 

Secondo tempo

Thomas è la prima a muovere il tabellone nel terzo periodo e la replica di Madera e Anderson non si fa attendere (46-46 a -8,09). Il reverse di Fagbenle e la percussione di Bonner valgono il +4 per Mersin che rimedia un tecnico per proteste. Anderson sfrutta il libero e Madera colpisce con mano ferma da oltre l’arco impattando. Fagbenle e Hayes hanno classe da vendere e riportano a due possessi il vantaggio. 1/2 ai personali per Madera, che lotta strenuamente su ogni pallone. Bonner si esibisce in un fortunoso sottomano da tre metri ed è Thornton a siglare la “bomba” che mantiene a stretto contatto le veneziane. Ndour e Hayes fermano il punteggio sull’ultimo buzzer parziale sul 56 a 58. Dewanna Bonner riapre le danze in apertura dell’ultima frazione, quindi colpisce da oltre l’arco trovando il +6. Attura la “ricambia” da pari distanza e l’Umana non accenna a mollare. 1/2 per Bonner prima dell’azione da tre punti di Kayla Thornton che riporta la Reyer a una sola incollatura (62-63 a -7,50). Fagbenle supera la guardia di Ndour e deposita. L’assist di Baric per Fagbenle consente un nuovo tentativo di allungo da parte di Mersin anche se Anderson si oppone caparbiamente. La stanchezza comincia ad affiorare, soprattutto nei ranghi lagunari e comporta qualche conclusione a vuoto e una palla persa. L’Umana però non si arrende e ringrazia la mira di Thornton che dalla sua “mattonella” oltre l’arco piazza il primo vantaggio orogranata sul 68 a 67. Fagbenle, l’ennesimo “numero” di Anderson e ancora Fagbenle scatenano l’agonismo di Thornton. Testa a testa tra Fagbenle e una Thornton che indossa l’armatura da battaglia, segnando ancora da lontano e andando a recuperare un pallone in difesa guadagnandosi un fallo antisportivo. Tripla di Turner per limare lo svantaggio ed è sempre la numero 22 turca a ristabilire la parità (77-77 a -1,17). Ndour con una tripla centrale potrebbe chiudere i giochi a 26 secondi dalla sirena conclusiva e coach Aziz chiama a raccolta le sue ragazze per elaborare lo schema offensivo. Bonner tenta una conclusione da distanza impossibile e la Reyer cattura il successivo rimbalzo. Quindici secondi di sofferenza da far trascorrere e contro time out di Andrea Mazzon che consente alle lagunari di rimettere dall’altra parte del campo. Per Thornton è 1/2 ai personali e il tiro della disperazione, scoccato fuori equilibrio da Jasmine Thomas, si insacca. Ndour è glaciale dalla lunetta a nemmeno 4 secondi mentre gli spalti e la panchina turca si infiammano per un presunto fallo non fischiato. Ancora Ndour precisa nel primo libero a suo favore mentre vola una bottiglia sul parquet scagliata da un tifoso che costringe la terna arbitrale a interrompere il gioco. Il ritorno in lunetta del centro veneziano appone il sigillo alla vittoria dell’Umana che ha saputo reagire alla difficoltà iniziale rispondendo colpo su colpo e conquistando la finale nella quale affronterà la vincente del confronto serale tra le padrone di casa del Bourges e il Galatasaray.

Parziali: 9-24; 42-44; 56-58

Umana Reyer Venezia: Bestagno 1, Carangelo, Thornton 24, Anderson 25, Petronyte, Madera 9, Smorto, Attura 8, Penna n.e., Ndour 18. (All. Andrea Mazzon).

CBK Mersin Yenisehir Bld: Yalcin n.e., Zellous 9, Talay, Atas n.e., Fagbenle 23, Hayes 18, Turner 8, Bonner 14, Anigwe n.e., Ural Topuz, Thomas 8, Baric, (All. Aziz Akkaya)

Totali di squadra:
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 18/39, tiri da 3 10/26, t.l. 19/23, rimb. dif. 21, rimb. off. 8, p.p. 10, p.r. 7, assist 15.
CBK Mersin Yenisehir Bld: tiri da 2 24/39, tiri da 3 9/21, t.l. 5/8, rimb. dif. 29, rimb. off. 5, p.p. 18, p.r. 6, assist 16

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