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Calcio

San Donà irriconoscibile

Indiscussa e inaspettata vittoria dell'Istrana contro un Sandonà che ha fatto vedere ben poco della sua superiorità

La gara inizia con gli ospiti subito all'assalto della metà campo avversaria alla ricerca di uno sblocco veloce della situazione a proprio favore, costringendo dopo pochissimi minuti Berti in angolo. L'Istrana però non si fa travolgere e tesse con pazienza la tela del proprio gioco non disdegnando qualche iniziativa in area veneziana. Al 18' Garbuio spara alto da ottima posizione e due minuti dopo Mihali fa sibilare appena sopra la traversa un suo bolide dalla distanza. E' il campanello d'allarme del gol del vantaggio locale al 38' porta la firma di Vettoretto che indirizza in fondo al sacco un calcio di punizione, complice la deviazione di un difensore che mette fuori causa definitivamente Memo. La partita si infiamma ma è ancora l'Istrana al 33' a impegnare Memo in una parata a terra su deviazione sottoporta di Garbuio mentre sull'altro fronte tocca a Berti opporsi con bravura su una pericolosa conclusione di Stefani. L'undici di Bonaldo non demorde e sfrutta un calo di tensione dei veneziani riportandosi in vantaggio al 42' con un millimetrico pallonetto di Mihali che sorprende l'estremo biancoceleste.

Secondo tempo

Nella ripresa il ritmo si fa meno sostenuto e la gara più tattica con i rispettivi centrocampisti a governare il gioco. Il Sandonà è alla ricerca di un gol che rimetta le sorti in parità ma con il passare dei minuti l'impresa si fa sempre più ardua anche per la graniticità della difesa locale. Ed è ancora l'Istrana a colpire per la terza volta al 38': su una puizione dal limite Furlanetto trova l'angolo basso con una sciabolata precisa e imparabile. E' la mazzata definitiva per la squadra di Giacomin che, smarrita la freschezza del primo tempo e messa alle corde anche dalla temperatura quasi estiva e dalle energie profuse, ha un ultimo sussulto al 48' su un colpo di testa di Moro che finisce fuori bersaglio e non cambia il risultato. Per i sandonatesi una battuta d'arresto non irreparabile ma da analizzare nelle sue motivazioni e da rimediare fin da domenica prossima.

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