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Tafferugli tra le tifoserie di Spinea e Treviso, danni ai bagni dello stadio

Solo la Digos impedisce lo scontro tra le due tifoserie prima e dopo la partita di mercoledì scorso, gli ultras biancocelesti danneggiano i servizi igienici dell'Allende.

Attimi di tensione prima di Spinea-Treviso: la partita, disputata mercoledì scorso allo stadio Allende, ha visto protagoniste prima del fischio d'inizio le due tifoserie che prima dell'inizio della partita non sono venute a contatto solo per la presenza sul posto di diversi agenti della Digos. I tifosi trevigiani, non contenti, hanno pensato bene di danneggiare in modo grave i servizi igienici dello stadio, arrecando un danno non da poco allo Spinea che ha così commentato l'accaduto:

"Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto nella notte di mercoledì sera. Il nostro staff cerca sempre di tenere alti il valore inclusivo dello sport, la sua alta valenza sociale, il suo potere educativo, l’incontrario di quanto abbiamo subito in casa nostra. Una partita non deve mai diventare un’occasione per delinquere, quello che è accaduto non c’entra nulla con l’attaccamento ai colori. Tifare, cantare cori a sostegno della propria squadra è un discorso , ci può anche stare il semplice “sfottò”, ma tutto si deve fermare lì e non oltrepassare i limiti della civiltà. Danneggiare le strutture di una società che ti ospita è inqualificabile, ancora di più quando arrivi già con le  intenzioni di porre in essere comportamenti vandalici. Ovviamente siamo in procinto di depositare la querela in procura. Ci teniamo a ringraziare tutti i nostri collaboratori che si sono adoperati per garantire l'utilizzo di due biglietterie, due ingressi separati, due punti ristoro per evitare il più possibile occasioni di contatto tra le due tifoserie. Ringraziamo le forze dell’ordine presenti, fuori e dentro allo stadio, che hanno garantito la sicurezza. Spiace vedere che così tanti agenti debbano essere impiegati per una semplice partita, che dovrebbe essere invece un momento di gioia. La società sottolinea che all’interno dello stadio non ci sono stati scontri poiché le grate tra  le due fazioni non permettevano il contatto e, non essendoci stati, la tifoseria avversaria ha ritenuto di sfogarsi all’interno della nostra struttura. I servizi igienici erano stati sistemati appena quest'estate. Le risorse a disposizione non sono tante e come tutte le società facciamo sacrifici per far quadrare i conti e non far mancare nulla ai nostri ragazzi. Speriamo che i responsabili rispondano dell’azione delinquente compiuta e che non si permetta a questi individui di allontanare le persone per bene dalla pratica sportiva, dal piacere di vedere con la propria famiglia una partita allo stadio".

Momenti di tensione si sono registrati anche al termine della partita nel piazzale antistante allo stadio. La questura di Venezia sta identificando i responsabili e non è da escludere che arrivino dei Daspo. Nel frattempo la partita di domenica con il Sandonà è stata vietata ai residenti in provincia di Treviso che non potranno acquistare il biglietto. 

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