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Il questore chiude un altro bar a Mestre. I controlli della prefettura

Polizia e carabinieri in Corso del Popolo, sospesa l'attività di un locale dove si sarebbero verificate almeno due aggressioni. Il prefetto Di Bari: «Impegnati giorno dopo giorno nella lotta allo spaccio e alla criminalità»

La questura interviene nuovamente a Mestre sospendendo l'attività di un bar. I sigilli sono arrivati nel pomeriggio di oggi, 11 agosto, per il "Venice bar&food", all'incrocio tra Corso del Popolo e via Gozzi. Il provvedimento, firmato dal questore Gaetano Bonaccorso, ha validità dieci giorni ed è stato notificato al titolare dal personale della polizia amministrativa in collaborazione con quello dell'Arma dei carabinieri.

Ancora una volta, come successo pochi giorni fa al bar Giorgia di viale San Marco, la misura scelta è di natura preventiva e punta a mettere un freno a situazioni di disordine e pericolo per l'incolumità pubblica: dai controlli effettuati dalla polizia di stato e dai carabinieri, infatti, è emerso come il locale «fosse divenuto luogo di abituale frequentazione di soggetti pregiudicati, senza fissa dimora, nonché punto di riferimento per gli assuntori di stupefacenti». Almeno in un paio di occasioni recenti, inoltre, si sarebbero verificati episodi di violenza: alcune persone erano state denunciate per una aggressione ai danni di altri due avventori mentre, nell'altro caso, un uomo cinese era stato picchiato per futili motivi, riportando la rottura di due denti.

Il provvedimento si inserisce nel più ampio quadro di attività di prevenzione attuate dalla questura su impulso della prefettura. La scorsa settimana le forze dell'ordine hanno eseguito quasi 400 controlli, procedendo con 26 ordini di allontanamento. A questi si aggiungono i dati delle ultime tre operazioni ad "alto impatto" effettuate dal 21 luglio al 7 agosto: 2 persone denunciate, una accompagnata al centro per il rimpatrio, una violazione per commercio ambulante abusivo, una per consumo di droga, un uomo indagato per violazione del Dacur, uno arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale; inoltre, 117 veicoli e 7 esercizi pubblici controllati, con sospensione dell'attività di un minimarket per problemi igienico-sanitari.

Come spiegato dal prefetto Michele Di Bari, «le istituzioni, giorno dopo giorno, affrontano questa sfida per piegare lo spaccio della droga, i furti nelle abitazioni, le risse e la violenza e altre forme di criminalità». Il prefetto cita non solo le azioni mirate delle forze dell'ordine nei luoghi dello spaccio, ma anche il recente avvio del progetto "Stop&go", che prevede l'impiego dell'ambulanza e dei servizi sociali comunali per indirizzare i tossicodipendenti verso percorsi di recupero. Una sfida «tanto più impegnativa se si tiene conto che Mestre, almeno nell'ultimo decennio, si è consolidata crocevia di spaccio di sostanze stupefacenti in un territorio con un alto indice di benessere», aggiunge il prefetto.

In questo contesto «operano gli uomini e le donne in divisa della polizia di stato, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia locale di Venezia, che, attraverso il coordinamento del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, espletano una proficua attività per il controllo e la vigilanza del territorio». I risultati conseguiti, sotto il profilo della prevenzione, «sono visibili e particolarmente significativi - conclude il prefetto - tanto che vieppiù si rafforza la determinazione a venire incontro alle aspettative della cittadinanza per la sicurezza del territorio».

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