rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Mestre Mestre Centro / Via L. Ariosto

Vincono i comitati dei cittadini, scoperta centrale dello spaccio

Due pusher tunisini in manette in un appartamento di via Ariosto. Avevano due etti di eroina in sasso. Nei guai anche una 51enne cinese

Due pusher in manette e quella che viene descritta come una "centrale dello spaccio" perquisita e di conseguenza ripulita. Gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria della Municipale giovedì hanno infatti controllato un appartamento di un condominio di via Ariosto, al termine di indagini iniziate già dallo scorso marzo grazie ad alcune segnalazioni dei comitati locali. Sempre molto sensibili, e non potrebbe essere altrimenti, alla piaga dello spaccio in via Piave.

In particolare le forze dell'ordine avevano iniziato a tenere d'occhio uno degli appartamenti della zona che sembrava essere maggiormente visitato. Un via vai sospetto di persone che ha indotto la Municipale a intervenire, aiutata anche dalle unità cinofile dei colleghi di San Michele al Tagliamento. Anche grazie al loro fiuto, infatti, sono stati sequestrati quasi due etti di eroina in sasso, ossia ancora da tagliare. Si tratta quindi di un quantitativo ingente e destinato poi a riversarsi nelle strade del centro mestrino. Naturalmente oltre allo stupefacente in sé sono stati sequestrati anche bilancini e stagnole utilizzati per confezionare le dosi.

Scoperta centrale dello spaccio in via Ariosto

Inevitabili le manette per i due inquilini dell'appartamento, due cittadini tunisini di trent'anni risultati clandestini e con precedenti sempre per spaccio. E' stata inoltre denunciata, in stato di libertà, una donna sandonatese di 31 anni, presente all'interno dell'appartamento ma con un ruolo giudicato marginale. Attraverso l'analisi dei cellulari sequestrati ai due pusher è stato possibile far luce sulla rete di contatti che gli stessi intrattenevano nel rione Piave, avvalorando gli elementi raccolti durante i mesi precedenti. Non solo: nei guai è finita anche una cittadina cinese di 51 anni che, in barba alla dichiarazione dei redditi, ogni sera passava a riscuotere i venti euro per l'affitto dello stabile. All'interno dell'abitazione sono stati riscontrati gravi abusi edilizi, come lo sforamento del soffitto per mettere in comunicazione l'appartamento col sottotetto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vincono i comitati dei cittadini, scoperta centrale dello spaccio

VeneziaToday è in caricamento