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Ecco il "buco" di Mestre, Comune: "Il degrado lascerà spazio al verde"

Passaggio di cinque padiglioni in comodato d'uso a Ca' Farsetti. Bettin: "Sorgerà un parco fluviale". Al via il cantiere per il park da 284 posti

Viaggio nel "buco di Mestre". Nell'area dell'ex Umberto I spesso e sovente nei mesi scorsi contraddistinta da degrado e spaccio. Una situazione che a più riprese ha conquistato le cronache dei giornali in termini di blitz delle forze dell'ordine, di arresti e di denunce. A breve, però, il copione potrebbe cambiare. Perché già dalla prossima settimana salvo maltempo dovrebbero partire i lavori di costruzione del parcheggio da 284 stalli che andranno ad aiutare la vivibilità del centro mestrino.

Martedì mattina infatti è stato ufficializzato il passaggio in comodato d'uso al Comune di alcune zone del complesso, (cinque padiglioni e un'area di 18mila metri quadri) passato nelle mani di privati, ossia l'azienda Dng, che in cambio potranno costruire un albergo e un distretto commerciale da 16mila metri quadrati, quando in origine avrebbero dovuto sorgere tre torri residenziali da circa cento metri d'altezza. A Ca' Farsetti, dunque, oltre all'area del parcheggio, andranno cinque edifici che non saranno demoliti (su cui c'è anche l'ipotesi della futura apertura di un asilo) e di un'estesa area verde lungo il Marzenego. "Sarà un parco fluviale in centro alla città - ha sottolineato l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin - il tutto di pari passo con la 'scoperta' del fiume".  Per ora, però, la struttura rimane abbandonata a se stessa. Con edifici vuoti (e più volte "visitati" da sbandati e pusher) e sporcizia.

Ecco il "buco" di Mestre: l'ex Umberto I nel degrado

Ora il recupero, che in tempi di vacche magre non poteva che arrivare attraverso un'alleanza tra pubblico e privato. Per rafforzarsi a vicenda: "Al termine del cantiere più della metà dell'area rimarrà a uso della cittadinanza - ha affermato Marcello Carli, presidente di Dng - abbiamo infatti una comunità d'intenti".

L'inaugurazione del futuro parcheggio ai primi di giugno, dopo circa un mese di lavori. La struttura sarà accessibile da via Einaudi, mentre l’uscita sarà esclusivamente su via Circonvallazione. Al momento si sta studiando la possibilità di accedervi anche da quest’ultima, che rimarrà comunque l’unica uscita. I due accessi serviranno anche per far passare la pista ciclabile, lungo il Marzenego, di collegamento tra le due parti della città e in comunicazione con la futura stazione dell’Sfmr. Sarà abbattuto, sul lato del fiume, il muro di cinta che attualmente costeggia la proprietà. "In questo modo rispondiamo alle esigenze dei mestrini - hanno sottolineato l'assessore al Patrimonio, Alessandro Maggioni, e all'Urbanistica ed Edilizia privata Andrea Ferrazzi - che hanno bisogno di avere un centro più vivibile. Tra poco più di trenta giorni saranno ultimati gli stalli e anche il collegamento ciclabile. Organizzando la sua sorveglianza". Questi interventi, infatti, sono già finanziati. Lo stesso non si può dire per quelli che riguarderanno il parco fluviale.

Ma l'assessore all'Ambiente Bettin è ottimista: "Ne usciremo in tempi rapidi - ha dichiarato - Sia per quanto riguarda il verde, sia per i padiglioni. Quello del parco sarà un investimento importante, non solo perché servirà manutenzione, ma anche perché ogni giorno combattiamo una battaglia per restituire le aree verdi della città ai mestrini. Cercando di mandare via gli incivili. Prima - conclude - passano le forze dell'ordine, poi il servizio ambientale Veritas. Poter portare avanti questo progetto è un onore per noi, ma siamo consci che sarà anche un onere che sarà supportato dai risparmi sul Piano dei rifiuti, in cui eviteremo al massimo gli aumenti".

ALL'INTERNO DELL'EX UMBERTO I

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