Festa della polizia, Sanna: "Riprendiamoci l'area di via Piave, noi diamo l'esempio"
L'invito del questore a "occupare il territorio" nel centro di Mestre per non lasciare spazio allo spaccio: "Questo deve diventare luogo per nuove iniziative e mercatini"
Gli stand e i gazebo allestiti giovedì mattina come simbolo di riconquista del territorio. È anche questo il senso delle celebrazioni andate in scena in occasione del 164° anniversario della polizia di Stato (DETTAGLI), portate non a caso in nei giardini di via Piave e nelle zone limitrofe. Perché per togliere spazio agli spacciatori serve innanzitutto riprendersi la città.
"Oggi abbiamo dato due segnali importanti - commenta il questore Angelo Sanna, a margine dell'iniziativa - Abbiamo fatto capire che siamo stati qui fino ad oggi e anche che continueremo ad esserci". Insomma, le forze di polizia vogliono per prime dare il buon esempio e incoraggiare l'avvio di "attività nuove di occupazione del territorio", siano esse proposte delle istituzioni o dai privati.
Questo, secondo il questore, è il luogo giusto "per nuove iniziative promosse dagli artigiani, dai commercianti, per allestire fiere e mercatini". Ma anche per le associazioni e le scuole. Agire in questo modo "significa allontanare lo spaccio - insiste - Togliere il punto di riferimento ai consumatori di stupefacenti. Io ho preso al volo il progetto del sindaco di risistemare quest'area e ho deciso di farci la festa della polizia. Lui è stato entusiata. Così noi partiamo, diamo il via. E ci torneremo".
