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Approdi diffusi per le crociere al Comitatone, l'appello: «Fusina soluzione temporanea»

Scarpa, Gersich e Darsiè: «La nostra ipotesi è la più sicura, immediata ed economica». Nel corso del 2021 probabile ripresa della crocieristica. «Un valore economico per le migliaia di lavoratori coinvolti»

«Abbiamo ritenuto opportuno inviare a tutti i componenti la documentazione relativa alla nostra proposta di utilizzo del Porto Traghetti di Fusina»-

Lunedì 21 dicembre si riunirà il Comitato di indirizzo, coordinamento e controllo sulla laguna di Venezia. «Abbiamo ritenuto opportuno re-inviare il nostro studio relativo all’utilizzo del porto traghetti di Fusina, quale ormeggio temporaneo per le grandi navi crocieristiche». A scirvere sono l'ex consigliere comunale di Gruppo misto Renzo Scarpa,  Andrea Gersich e  Renato Darsiè. «In attesa della individuazione della soluzione definitiva, la nostra ipotesi si conferma la più sicura, la più immediata, la più economica. Tutti sono concordi dall’escludere le navi bianche dal bacino di San Marco. Ci pare fondamentale che il Comitatone dia l’indicazione di utilizzo di questo porto che è l’unica struttura portuale già operante e che non prevede: l'escavo di nuovi canali, non necessita di realizzare opere impattanti in grado di modificare ulteriormente la morfologia lagunare, non si impedisce l’attività portuale commerciale e industriale; non pregiudica le altre attività come ad esempio la cantieristica, la pesca, la vocazione e le funzioni primarie delle varie parti di territorio che compongono la città come la vocazione industriale, soprattutto green, di Porto Marghera che deve rimanere area portuale industriale».

Fusina

«Le attuali procedure di check-in (imbarco) e check-out (sbarco) possono anche rimanere appoggiate nei terminal dell’attuale Marittima dato che i passeggeri possono esservi trasferiti agevolmente e velocemente usando i tre mezzi: barca, gomma, ferrovia senza intasare ulteriormente piazzale Roma e il ponte translagunare automobilistico. Nel corso del 2021 è prevista una ripresa dell’attività crocieristica che rappresenta un importante valore economico per questo territorio e soprattutto per le migliaia di lavoratori coinvolti ed è necessario essere preparati con infrastrutture adeguate. Fusina ci pare la migliore in assoluto in questo campo. Al Comitatone abbiamo inviato, anche, lo studio svolto sulle ipotesi di scavo e utilizzo del Canale Vittorio Emanuele III e di realizzazione presso il canale nord-lato nord, di due approdi per navi tra le 140.000 e le 160.000 tonnellate di stazza lorda».

La lettera al ministro dei Trasporti

«Pregiatissimo ministro - scrivono a Paola De Michelis - facciamo riferimento alla prossima riunione del Comitato in indirizzo, prevista per lunedì 21  dicembre 2020, in cui si affronterà il tema relativo all’individuazione di una ipotesi transitoria per l’allontanamento delle grandi navi dal bacino di San Marco di Venezia. Ribadiamo che la nostra proposta non incide nelle decisioni relative alla soluzione definitiva, che potranno essere assunte con le modalità più opportune, ma affronta e risolve, se adeguatamente utilizzata, l’aspetto più importante del passaggio davanti a San Marco e lungo il canale della Giudecca».

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