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Ledwall trasparenti, i grandi successi, l'omaggio a Stefano D'Orazio: i concerti dei Pooh a Venezia

I componenti della storica band si sono recati in sopralluogo in Piazza San Marco, dove saranno protagonisti di una doppia data il 5 e il 6 luglio

La macchina organizzativa per il doppio concerto dei Pooh a Venezia è in moto. Giovedì mattina, in occasione della presentazione ufficiale del maxi evento in programma il 5 e il 6 luglio, la band al completo - Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli - si è recata in sopralluogo in Piazza San Marco, teatro privilegiato delle due esibizioni che li vedranno protagonisti.

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Ad annunciare una peculiarità del grande palco - lo stesso su cui il 13 luglio si esibiranno il coro e l'orchestra del Teatro La Fenice con un omaggio a Giacomo Puccini - è stato Red Canzian. «Al posto del tradizionale fondale nero - ha spiegato - ci sarà un ledwall trasparente: quando non sarà acceso, permetterà di non oscurare la cornice della piazza». Nessuna anticipazione, invece, sul repertorio in scaletta: «Cerchiamo di portare sul palcoscenico la nostra storia - ha precisato Roby Facchinetti -, la nostra musica più rappresentativa. Abbiamo fatto oltre 40 album, inciso quasi 400 brani, una buona parte entrati nelle famiglie, e il nostro dovere è cercare di portare le canzoni che meglio rappresentano la nostra storia».

I Pooh e la gioia di suonare a Venezia: «Le cose straordinarie hanno bisogno di tempo»

Di sicuro, non mancherà l'omaggio a Stefano D'Orazio, storico batterista e paroliere della band. «Ci saranno tre momenti dedicati a Stefano», ha precisato Canzian: Riccardo Fogli interpreterà 50 primavere, Red Canzian Se c'è un posto nel tuo cuore, e la voce registrata dello stesso D'Orazio che canta Dimmi di sì sarà poi accompagnata dalla band. Nel ricordare la figura del batterista, Canzian ha ricordato che Poste Italiane dedicherà alla sua figura un francobollo appartenente alla serie tematica "Le eccellenze dello spettacolo": «Siamo molto felici - ha spiegato - di questo riconoscimento a un artista sempre molto generoso, che ha rinunciato a farsi una famiglia per dedicarsi al lavoro».

«Per noi Pooh - ha detto Facchinetti -, pensare di suonare in Piazza San Marco è realizzare un sogno. Se nel 1976, mentre festeggiavamo proprio a Venezia il nostro decennale, ci avessero detto che dopo quasi 50 anni avremmo suonato qui, avrei fatto la risata più potente della mia vita. Abbiamo suonato in tutto il mondo - ha aggiunto -, a dicembre abbiamo finito il nostro tour americano, ma crediamo che Piazza San Marco sia veramente il posto più straordinario per suonare. Sarà di sicuro un'emozione indimenticabile».

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