rotate-mobile
Attualità

Le opere dei giovani artisti sulle pareti delle scuole cambiano il volto alla città

L'ultimo murales “Passeggiata Sognante” giovedì ha concluso l'attività di decorazione degli edifici scolastici degli istituti che hanno partecipato al progetto “Venezia in classe A”

Il murales “Passeggiata Sognante” di Filippo Toscani sulle facciate della scuola primaria Fratelli Bandiera di Malcontenta ha concluso giovedì l'attività di decorazione degli edifici scolastici con murales e street-art delle scuole che hanno partecipato al progetto “Venezia in classe A”. Un progetto per sensibilizzare le nuove generazioni e le famiglie a farsi parte attiva nella riqualificazione degli spazi collettivi e nella creazione di un percorso casa-scuola sostenibile per l'ambiente, ma allo stesso tempo, divertente e stimolante. Le scuole primarie che hanno partecipato alle seconda edizione del progetto sono la Baseggio di Marghera, la Mameli di Dese, la Toti di Carpenedo e la scuola Fratelli Bandiera di Malcontenta.

«Complimenti a tutti gli artisti, agli studenti, e agli insegnanti che con il loro impegno hanno dato dimostrazione di voler collaborare per rendere la nostra città ancor più bella e colorata – commenta il sindaco Luigi Brugnaro - Pareti che fino a ieri erano semplici tele monocolore, ora sono diventate supporto a vere e proprie opere d’arte che raccontano la cura per l’ambiente, l’amore per i nostri animali, la salvaguardia del nostro territorio, la mobilità sostenibile fino ad arrivare alla rappresentazione artistica della pittura novecentesca. Così, assieme, abbiamo reso le nostre scuole e la nostra città più belle, e su questa strada dobbiamo continuare».

Nel pomeriggio, a Forte Marghera, l'evento conclusivo dell'iniziativa "Venezia in classe A", al quale ha preso parte l'assessore alle Politiche educative Laura Besio. «Questo è il momento finale di un progetto molto ampio che il Comune ha portato avanti e che a breve vedrà la sua conclusione, in cui sostanzialmente ci fermiamo e facciamo un’analisi e una oggettiva valutazione del percorso fatto, dove siamo partiti e dove siamo arrivati. Ma anche per mantenere vivo questo percorso in termini di cultura civica, che rappresenta un vero e proprio cambiamento mentale e sociale. Ed è anche trasversale per la sua attenzione e il beneficio che porta a ambiti diversi, ambiente, cultura, scuola, mobilità - dice Besio -. I più piccoli vengono resi protagonisti e cittadini a tutti gli effetti, consapevoli che possono con le loro scelte, azioni e abitudini contribuire al cambiamento e al miglioramento della realtà che vivono».

Alcune informazioni sulle opere, sugli artisti e sul significato che ogni artista ha dato alla propria opera:

Scuola Baseggio
Titolo opera: Riccio in Bicicletta
Nome artisti: Edoardo Ongarato e Umberto Sammartino
«L’ecologia e la salvaguardia ambientale hanno ispirato la progettazione dell’immagine sviluppata per la parete esterna della scuola primaria Baseggio».

Scuola: Mameli (Dese)
Titolo opera: Airone Cenerino
Artisti: Edoardo Ongarato e Umberto Sammartino
«L’airone cenerino in Italia è diffuso soprattutto nella Pianura Padana, abbiamo quindi scelto di rappresentare come soggetto del nostro lavoro una delle specie da proteggere che abita i nostri luoghi. Il protagonista dipinge la scena di verde, un gesto simbolico di rigenerazione, ricordando l’importanza del ruolo dell’uomo nella tutela e conservazione degli habitat naturali».

Scuola: Toti
Titolo opera: Sinfonia Cosmica
Artista: Shengyi Chao
«Questo lavoro si ispira alle opere d'arte che integrano arte e scienza, che possono incoraggiare l'interesse e la curiosità degli studenti per la natura e la scienza. I colori utilizzati nell'opera si riferiscono alle opere di Kandinsky e Morandi, in particolare ai dipinti di Kandinsky sulla presentazione visiva della musica. I cerchi su pavimento rappresentano l'immaginazione della forma dell'universo e dei pianeti, e le diverse forme geometriche rendono 'immagine più vivida».

Scuola Fratelli Bandiera
Titolo opera: Passeggiata Sognante
Artista: Filippo Toscani
«L’opera vuole essere una rappresentazione onirica del concetto di mobilità sostenibile. I colori tenui e le immagini ci parlano di un tipo di spostamento -sia umano che animale -come qualcosa di piacevole, da apprezzare con lentezza (es. lumaca) e leggerezza (es. bambini, uccelli), perdendosi nei dettagli che l’ambiente circostante ci offre (es. sole, albero, fiori). Anche l’andare a scuola è parte della didattica a mio avviso, soprattutto se si parla di temi quali la sostenibilità e la limitazione dell’inquinamento, quindi perché non rendere anche questo un momento di condivisione e apprendimento?».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le opere dei giovani artisti sulle pareti delle scuole cambiano il volto alla città

VeneziaToday è in caricamento