Accoltellamento via Piave, si stringe il cerchio attorno all'autore. Avanti coi servizi antidroga

Operazioni per arginare i giri di spaccio nel quartiere Piave. Imponente il dispiegamento di forze da parte dei carabinieri negli ultimi mesi, con l'impiego di circa 400 militari. Una settantina di servizi mirati focalizzati all'attività di contrasto dall'inizio dell'anno. Sono state controllate quasi 900 persone sulla terraferma veneziana: di queste 19 sono finite in arresto, tutte in zona stazione (sia lato Mestre che Marghera). Inoltre 90 denunce a piede libero.

Tra gli ultimi arresti c'è da segnalare quello del 40enne senegalese che sabato scorso era stato raggiunto da una coltellata nel centro della città. Ferito, era stato trasportato all'ospedale dell'Angelo per le cure necessarie. A suo carico è risultato un divieto di dimora (evidentemente non rispettato), oltre ad un cumulo di pena ad 1 anno, 5 mesi e 29 giorni di reclusione per furto aggravato e inosservanza di misure di prevenzione personali. Ma il cerchio si starebbe stringendo anche attorno al responsabile del ferimento, che gli investigatori contano di raggiungere grazie agli elementi a loro disposizione.

Il 18 settembre è stato invece arrestato B.A., trovato in possesso di eroina. Il giorno successivo è finita in manette una coppia con più di un chilo di droga e 6mila euro in contanti, a Santa Maria di Sala. Il 30 settembre un altro arresto per cocaina, il 5 ottobre un ex soldato macedone sempre con cocaina. In questi giorni si sono inoltre susseguiti i controlli nei capannoni dismessi di Porto Marghera: all'ex Sirma è stato individuato un tunisino latitante, finito agli arresti domiciliari per reati legati agli stupefacenti. Nel tentativo di fuga ha ferito leggermente un carabiniere, per lui 5 giorni di prognosi. Nelle ultime due settimane, infine, ci sono stati 4 arresti in esecuzione di condanne definitive, tra carcere e domiciliari.