Pugni e calci in testa all'agente e al sottufficiale, aggressione al carcere della Giudecca

Pugni e calci in testa, colpi all'addome: violenta aggressione sabato ai danni di due poliziotte del carcere femminile di Venezia. Ne dà notizia il sindacato regionale Uspp del Triveneto. «Ennesimo caso ai danni del personale di polizia penitenziaria», le parole del segretario Leonardo Angiulli.

Tutto è successo nel pomeriggio nella casa di reclusione veneziana della Giudecca, dove una detenuta si è scagliata contro una sottufficiale addetta alla sorveglianza e contro l'agente di servizio nel reparto. In base alla ricostruzione, la donna aveva preteso di essere visitata d'urgenza all'ospedale di Venezia, nonostante fosse già seguita dagli operatori sanitari dell’istituto.

Al diniego è scoppiata la sua furia. Fuori di sé, ha iniziato a sferrare pugni alla testa del sottufficiale, poi pugni allo stomaco e calci alla testa dell’agente. Soccorsa e inviata al Pronto soccorso dell’ospedale di Venezia, l'agente è stata visitata e curata e, a seguito dei colpi subiti, ha rimediato alcuni giorni di prognosi. La sottufficiale è stata presa in cura subito all’infermeria del carcere.

«A tutto il contingente della polizia penitenziaria va un plauso per l’enorme sacrificio con cui porta avanti una situazione al limite, con detenuti e detenute che faticano a voler rispettare le regole penitenziarie - commenta Angiulli - Ci auguriamo norme rigide e inasprimento delle pene nei confronti di chi commette aggressioni all’interno delle carceri nei confronti del personale. L’augurio di una buona guarigione va agli agenti che hanno subito l’aggressione».