rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Arrestati a Parigi 7 brigatisti. Tre in fuga, tra cui Bergamin

A suo carico c'è una condanna relativa all'omicidio di Lino Sabbadin, macellaio di Santa Maria di Sala

Sette ex membri delle Brigate Rosse sono stati arrestati stamattina a Parigi su richiesta dell'Italia, mentre altri tre sono in fuga e sono ricercati. Tra questi c'è Luigi Bergamin, condannato in relazione all'omicidio del macellaio Lino Sabbadin, di Santa Maria di Sala, avvenuto il 16 febbraio 1979.

La notizia è stata annunciata dall'Eliseo. I dieci sono accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni '70 e '80. L'operazione, scrive Ansa, è stata condotta dall'Antiterrorismo della polizia nazionale francese (Sdat) in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale della criminalpol e con l'antiterrorismo della polizia italiana e con l'esperto per la sicurezza della polizia italiana nella capitale francese.

Gli arrestati sono Enzo Calvitti, Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti delle Brigate Rosse; Giorgio Pietrostefani di Lotta Continua e Narciso Manenti dei Nuclei armati contro il potere territoriale. Quelli ancora in fuga sono Raffaele Ventura, Maurizio Di Marzio e Luigi Bergamin.

L’omicidio di Lino Sabbadin

Bergamin era compagno di lotta di Cesare Battisti nei Proletari armati per il comunismo (Pac), di cui è considerato uno degli "ideologi". Per l'omicidio di Sabbadin ha subito una condanna definitiva a 17 anni e 11 mesi: i processi hanno dimostrato che, anche se non partecipò materialmente all'esecuzione (che è attributa a Battisti, Diego Giacomini e Paola Filippi), prese parte alle fasi della pianificazione.

Era stato arrestato in Francia verso la fine degli anni ’80, ma di lì a poco liberato e non estradato. L’omicidio era stato rivendicato dai Pac come rappresaglia a sostegno della criminalità organizzata che si «riappropriava del reddito». Prima dell’attentato, Sabbadin nel corso di una rapina ai suoi danni aveva sparato a un rapinatore, uccidendolo. Il 16 febbraio 1979 si trovava nella sua macelleria di Caltana, quando il commando dei Pac lo elliminò, come ritorsione per aver reagito alla precedente rapina.

Gli arresti sono stati commentati da Adriano Sabbadin, figlio di Lino: «Non sono solo una soddisfazione per noi parenti delle vittime, ma per tutto il nostro Paese», ha detto, come riportato dall'Ansa. Ora aspetta giustizia piena: «Una giustizia - sottolinea - che doveva essere assicurata molto tempo fa». «I nostri morti non sono andati in prescrizione e mi dispiace che Luigi Bergamin sia riuscito a fuggire, ma sono fiducioso che possa essere catturato. Questi non sono da considerare ex terroristi».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestati a Parigi 7 brigatisti. Tre in fuga, tra cui Bergamin

VeneziaToday è in caricamento