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Cronaca Pianiga / Via dell'Artigianato

Cazzago: ex dipendente "si vendica" rubando migliaia di litri di benzina

Due ladri in manette alla Tokheim Sofitam s.r.l. di Cazzago. V.T.G., 38enne, aveva lavorato per la ditta e s'era fatto la copia delle chiavi. Il weekend prendeva le tessere d'acquisto del carburante

Forse voleva fargliela pagare, o forse aveva trovato un modo ben più redditizio di lavorare in quella azienda: "derubarla" del carburante. Due cittadini di nazionalità romena. V.T.G., 38enne, e C.D.S., 29enne, entrambi residenti a Pianiga, sono stati arrestati con l'accusa di tentato furto aggravato. Da qualche settimana, infatti, alla "Tokheim Sofitam s.r.l.", azienda che si trova nella frazione di Cazzago, in via dell'Artigianato, succedevano cose strane: le tessere per l'acquisto agevolato di carburante rimanevano al proprio posto, ma "magicamente", ogni fine settimana, venivano "svuotate". Diciassette rifornimenti totali, in tre differenti aree di servizio, per un valore di 2mila 400 euro. Senza che nessuno si muovesse per effettuarli.

L'arcano è stato svelato venerdì sera dai carabinieri della tenenza di Dolo. I militari si sono appostati nelle vicinanze della ditta, in attesa degli eventi. Non passa molto e arriva una MG grigia, con a bordo i due uomini che poi verranno arrestati. Uno dei due scende e, usando una copia delle chiavi dell'azienda, entra nella ditta. Nel frattempo il complice si allontana, nascondendosi tra gli impianti del circondario.

A quel punto le forze dell'ordine decide di entrare, bloccando e identificando l'intruso. Si trattava di V.T.G., che aveva lavorato per un certo periodo per la Tokheim Sofitam s.r.l.. Inevitabili le manette anche per il complice, fermato poco dopo mentre aspettava nella Mg. Vicino c'era anche la Bmw nera di proprietà dell'ex dipendente infedele. A bordo dei due veicoli sono state trovate otto taniche vuote da 25 litri ciascuna, che sarebbero poi con ogni probabilità state riempite con le tessere della malcapitata ditta.

I controlli incrociati degli inquirenti hanno infatti permesso di accertare che i due arrestati erano stati gli effettivi autori dei rifornimenti precedenti.

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