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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Razzismo in campo: pallavolista di 12 anni insultata per il colore della pelle

È successo lo scorso weekend durante una partita che si stava giocando in una palestra del veneziano. Il messaggio della Urban Volley: «Fatti inaccettabili, massimo supporto per individuare il responsabile»

«Purtroppo è successo. Una nostra atleta, una ragazza di dodici anni, in una gara dello scorso fine settimana, è stata oggetto di insulti legati al colore della pelle. Siamo tutti scioccati dal fatto, gravissimo, e possiamo solo lontanamente comprendere quanto lo sia lei, e quanti danni e quanto dolore queste frasi le stiano provocando». Con queste parole la Urban Volley, associazione sportiva dilettantistica, del miranese (nata lo scorso anno dall'unione di Miranese Volley, Volley Salese e F229 Volley Project), denuncia un episodio di razzismo avvenuto sul campo da gioco nei giorni scorsi.

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A rivolgere gli insulti alla ragazza sarebbe stato un uomo presente tra il pubblico che stava assistendo alla partita di pallavolo della Urban contro un'altra squadra veneziana. La società ha riportato la vicenda sui social, manifestando il proprio appoggio all'atleta: «Urban Volley desidera esprimere tutta la vicinanza, la solidarietà, la comprensione e lo sdegno per questi fatti inauditi, e intende fornire il massimo supporto all’atleta ed alla famiglia per individuare il responsabile ed agire in ogni sede possibile per evitare il ripetersi di casi simili».

«La nostra associazione sportiva - prosegue il post - ha l’orgoglio di ospitare atleti di nazionalità diverse, di credo, di colore, di etnia e di culture differenti, ed ha, tra le altre cose, l’obiettivo di favorire l’accettazione, la comprensione reciproca, l’integrazione, di questi ragazzi nella nostra società civile. È il momento di stringersi attorno alla nostra atleta, per fare muro contro questi incomprensibili ed inaccettabili eventi, e per farle sapere che Urban Volley è con lei, e che lo sarà sempre, perché difendere lei è difendere la libertà, chiedere il rispetto, accettare le differenze, valorizzare le qualità di tutti i nostri atleti, nessuno escluso. Siamo con te».

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