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Martedì, 30 Aprile 2024
la protesta

Gli attivisti per la casa "invadono" Ca' Farsetti contro il ticket d'accesso

L'Assemblea sociale per la casa e la Rete solidale per la casa rilanciano la piazza del 25 aprile. Scontro con l'amministrazione, che parla di «gesto intimidatorio»

Azione improvvisa dei movimenti per la casa, in particolare Asc-Assemblea sociale per la casa e Rete solidale per la casa, che questa mattina intorno alle 10 hanno occupato simbolicamente il consiglio comunale di Ca' Farsetti, esponendo striscioni e lanciando slogan. Azione volta soprattutto a promuovere la manifestazione organizzata per il 25 aprile (ore 10.30, Piazzale Roma), primo giorno di sperimentazione del "contributo d'accesso" alla città storica, proprio per protestare contro l'idea del ticket d'accesso. "Casa, diritti, dignità", "Venezia non è un museo" gli slogan che hanno accompagnato questa azione come altre simili nel recente passato.

Attiviste e attivisti hanno "invaso" la sala chiedendo di parlare con il sindaco e l'amministrazione, esponendo anche uno striscione dal balcone che dà sul Canal grande. «Non ci serve un ticket, ma ci serve una  volontà politica di affrontare il problema della residenzialità a Venezia» hanno urlato i manifestanti, che ritengono insufficiente il piano casa elaborato dal comune. «Siamo studenti, siamo lavoratori. Abbiamo lavori che non ci permettono di pagarci un affitto. Questa è l'idea per la città?» hanno chiesto. Dopo circa un'ora di occupazione, e qualche diverbio con i funzionari e gli amministratori presenti in Comune (in particolare è stato l'assessore Michele Zuin a colloquiare con i manifestanti), il presidio ha lasciato il palazzo.

L'iniziativa è stata duramente criticata dall'amministrazione comunale, che parla di «un atto grave, un gesto intimidatorio con metodo violento, teso ad impedire le attività di una istituzione democraticamente eletta». I piantoni, spiega Ca' Farsetti, «sono stati letteralmente aggrediti dall’irruenza di questi facinorosi, che non hanno voluto sentire alcuna ragione». Il Comune aggiunge che i partecipanti, una trentina, «sono stati identificati e si procederà alla loro denuncia alle autorità competenti». Da parte loro, i manifestanti negano di aver aggredito i piantoni («nessuno è stato spintonato», chiariscono), e spiegano che se denunciati dimostreranno la natura pacifica della loro azione anche in tribunale.

Il gruppo di attivisti nella sala del consiglio-2

«Oggi abbiamo occupato il comune perché la manifestazione del 25 aprile non deve solo portare a un fragoroso "no" al ticket d'accesso, ma anche un "sì" a una nuova visione di città, che non abbia al centro il turismo e l'economia turistica, ma abbia al centro le case e i servizi per i cittadini e le cittadine» ha spiegato Federica Toninello dell'Assemblea sociale della casa, realtà che organizza la manifestazione contro il ticket. Susanna Polloni, della Rete solidale per la casa, spiega: «Non volevano farci entrare, ma questa è la casa dei cittadini. Noi abbiamo persone senza fissa dimora che lavorano, ma non hanno una casa e non vedono assegnazioni, è una cosa allucinante, paradossale». Oggi in Campo Santa Margherita, alle 17.30, la Rete solidale per la casa inaugurerà un terzo punto di ascolto, con un dibattito sull'abitare. 

Il Comune ha impegnato 27,7 milioni di euro per sistemare e riqualificare circa 500 appartamenti tra centro storico, isole e terraferma e sta procedendo con le assegnazioni. Sul ticket d'accesso, l'amministrazione sostiene che sia un progetto utile per migliorare la fruizione del centro storico di Venezia.

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