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Cronaca

Settore immobiliare: aumentano vendite nel Veneziano, ma i "mini" non piacciono più

Crescono gli acquisti di abitazioni, sia nel Comune di Venezia, sia in provincia. Quello che era l'investimento principe degli anni passati, non attira più acquirenti

Una volta rappresentavano l'investimento ideale, in un mercato immobiliare dai prezzi "drogati". Con una cifra di poco superiore ai 100 mila euro era possibile acquistare un monolocale o un miniappartamento senza troppi problemi, un affare rispetto ai costi della case più grandi, per le quali non si potevano spendere meno di 200mila euro. Ora, però, il settore delle compravendite immobiliare è completamente cambiato anche nella provincia di Venezia. Rispetto a dieci anni fa nel Veneziano sono state vendute circa 6700 abitazioni in meno, e fra queste 3mila rientrano nella categoria dei monolocali e delle case "piccole".

In tale contesto, analizzando i dati dell'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, si conferma nel 2015 la ripresa delle compravendite, con una crescita rispetto all'anno prima del 17,5% in provincia e del 15,6% nel solo Comune di Venezia. Dall'analisi emergono le notevoli differenze fra il capoluogo e il territorio veneziano. A Venezia gli appartamenti che hanno conosciuto la migliore ripresa sono quelli medio-piccoli (+26,3%), in provincia quelli medio grandi (+26,3%). Nel capolouogo il monolocale conitnua a perdere appeal (compravendite in calo del 3,6% in confronto al 2014) mentre nel Veneziano si registra una crescita del 15% circa.

Resta però fatto che, pur in ripresa, il mercato immobiliare paga lo scotto di una crisi che s'è abbattutta con violenza soprattutto sul "mattone", considerato a inizio millennio l'investimento del secolo. "L'analisi di Adico - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'associazione - mette in evidenza diversi fattori. Intanto rileviamo una aumento delle vendite di case, legato quasi esclusivamente a prezzi bassi e tassi quasi azzerati. La scelta di abbandonare i miniappartamenti e i monolocali è dettata da più ragioni. La prima, appunto, è che essendosi abbassati di molto i costi della case, c'è chi decide di acquistare dirattamente un appartamento più grande, che può acquistare maggior valore in prospettiva futura. In più una casa più grande ti permette di dividere i costi fra più persone, e contiamo che in questo periodo sono molti gli stranieri che hanno comprato casa e che spesso sono composti da famiglie numerose. Infine - conclude Garofolini - non stupisce che il monolocale sia sempre meno ricercato soprattutto nel capoluogo: meglio comprare una casa più grande in posti più comodi da raggiungere in macchina, come i Comuni limitrofi, spendendo quasi la stessa cifra di un monolocale in centro a Mestre".

Nell'ambito abitativo, Adico rileva anche nel 2016 un boom delle liti condominiali, sia fra inquilini e proprietari, sia fra inquilini e amministratori. Più raro fra gli stessi inquilini. Sono decine le segnalazioni giunte quest'anno allo sportello "sfratti e condominio" che si occupa, appunto, di tutte le questioni legate alla casa.

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