Con l'auto sui masegni di Venezia, una "sosta breve" a Santa Chiara
Ancora una volta una vettura "sconfina" e da piazzale Roma finisce, chissà come, sulla delicatissima pavimentazione del centro storico lagunare
È successo di nuovo: automobili che arrivano fino a piazzale Roma e, forse alla ricerca disperata di un parcheggio libero, finiscono ben oltre i limiti, arrivando a solcare con gli pneumatici i delicati masegni del centro storico. Dopo l'attraversamento del ponte della Costituzione e di tutta Lista di Spagna da parte di un ragazzo ubriaco, nel 2011, venerdì pomeriggio è stata la volta di un'automobile parcheggiata in fondamenta Santa Chiara, proprio tra il bar, la tabaccheria e l'imbarcadero Actv. La sosta improvvisata è durata pochi minuti, ma più che sufficienti perché le immagini dell'auto "clandestina" facessero il giro del web.
L'AUTO "A SPASSO" PER LA FONDAMENTA - IL VIDEO
Al volante dell'auto, una Mercedes station wagon (che viaggiava con targa italiana), sembra ci fosse una donna di origini orientali di mezza età, accompagnata da un uomo. I due avrebbero imboccato la rampa delle ambulanze, sarebbero scesi in fondamenta e, trovandosi incastrati tra la base del ponte di Calatrava e i gradini per la biglietteria, sarebbero arrivati davanti all'imbarcadero, venendo fermati da un paio di militari, proprio mentre arrivava la polizia municipale, tra l'ilarità generale. Qualcuno però sostiene che la coppia sia scesa dalla Rampa di piazzale Roma e abbia poi fatto inversione. I due stranieri avrebbero anche cercato di farsi indicare la strada dai soldati, sporgendo una cartina della città, ma la risposta è stata secca e unica: i vigili urbani hanno fatto risalire l'auto da dove era arrivata e poi hanno multato i conducenti.
L'episodio non ha destato troppo stupore, in realtà, tra i lavoratori di Santa Croce: il gestore del bar che si è visto passare davanti l'auto ha commentato laconico che "solo qualche settimana fa un mantovano ha chiesto come arrivare in piazza San Marco in auto". Proprio questo infastidisce maggiormente i veneziani, che si lamentano di come l'ignorare le regole della città possa essere comprensibile nel caso di stranieri in arrivo dall'altra parte del mondo, molto meno se si parla di connazionali. Nelle ultime settimane è già il terzo caso simile.
