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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Troppe scuse per spostare l'esame, la prof sbotta: "Una massa di sfortunati"

La professoressa di Ca' Foscari Maria Silvia Avi dopo una serie di richieste di spostare l'appello per inconvenienti vari ha pubblicato un avviso: "Al confronto Paperino era fortunato"

Da troppo tempo, forse, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Peggio, da troppo tempo, forse ha capito che le giustificazioni dei propri studenti erano "balle" e ha mandato giù il rospo. A un certo punto però la docente della facoltà di Economia dell'università Ca' Foscari di Venezia Maria Silvia Avi non ci ha visto più, e ha pensato bene di rispondere per le rime una volta per tutte a quanti, in prossimità di un esame, la tempestano di giustificazioni tutte dello stesso tenore. Una quantità di scuse e di richieste di posticipare l'appello tale da ormai poter essere classificata per "generi". Per "argomenti".

Ecco quindi comparire l'8 gennaio sul sito ufficiale dell'ateneo lagunare un avviso urgente della docente: "Sono veramente dolente e molto dispiaciuta - si legge - di dover constatare come i miei studenti rappresentino una porzione particolarmente sfortunata di popolazione. In questi giorni ho ricevuto molte mail di studenti che, in merito al “problema” appello esame, mi hanno fatto richieste di cambio data a causa di: gravi problemi familiari, gravi problemi di salute, black out dei computer, gravi problemi personali, crash immani di server, di software, di harware, di internet….. Insomma, veramente, una massa di sfortunati. Paperino, in confronto, era un super fortunato! Mancavano solo un paio di casi di peste bubbonica e poi la lista delle disgrazie era veramente completa".

Un modo per sottolineare come se "la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo", tra gli studenti veneziani forse si è esagerato un po'. La professoressa continua: "A fronte di questi poveri studenti, ci sono stati però dei miracolati. Non potete nemmeno sapere, proprio in questi giorni, a quanti hanno telefonato le Ulss per fissare visite mediche proprio nel giorno e nell’ora dell’appello. Questo è un miracolo - sottolinea beffardamente - in quanto, in genere, le liste per le visite mediche sono molto lunghe ma vuol dire che, nella mia aula, se è vero che ho studenti molto ammalati, bisognosi di urgentissime visite mediche, è altrettanto vero che posso, per fortuna, constatare come tali poveri ragazzi super ammalati siano molto fortunati ad essere chiamati a casa dalle Ulss per visite inaspettate. E poi c’è qualcuno che dice che la sanità non funziona!". Al termine un "incoraggiamento": "TOSI……….MA DAI!!!!!!!!!!!!"

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