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Cronaca

Per la difesa di Turetta l'avvocato Caruso affianca Compagno, nella bufera per post sessisti

Il legale si difende: «Frainteso il senso, forse in qualche caso mi sono espresso male». In uno di questi dava delle prostitute a ragazzine per come erano vestite, in un altro una discutibile teoria sugli stupri. Caruso è ordinario di diritto penale all'università di Padova

Filippo Turetta, accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin, sarà rappresentato da un nuovo legale che va ad affiancare quello già nominato d'ufficio, Emanuele Compagno. Si tratta dell'avvocato Giovanni Caruso, del foro di Padova. È ordinario di diritto penale all'università di Padova, dove avrebbe dovuto laurearsi la scorsa settimana (la discussione era in programma giovedì 16 novembre) Giulia Cecchettin, rapita l'11 novembre da Turetta nei pressi di casa, a Vigonovo, e poi uccisa nella zona industriale di Fossò. Il 22enne di Torreglia, fino ad ora, è stato rappresentato esclusivamente dall'avvocato Compagno, che nella giornata del 23 novembre è finito nella bufera per via di alcuni sgradevoli post pubblicati sulle sue pagine social. La prima ad accorgersi e a denunciare i post misogini - come riferisce PadovaOggi - è stata la giornalista Charlotte Matteini. Di lì a poco, il caso è esploso e la vicenda è finita su tutti i media.

«L'alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l'uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di auto-determinarsi», è uno dei post incriminati. In un altro, del 25 novembre 2020, si legge invece: «Nella giornata contro la violenza alle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. E giusto ricordare tutti di fronte alla violenza». Un altro che ha fatto molto rumore, ancora presente sulla pagina social dell'avvocato, del novembre 2015 in cui parla della festa di Halloween, si legge: «Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da pu….. in giro per il paese. E nemmeno perché i genitori accompagnino i figli a disturbare per le famiglie suonando campanelli. Vergognatevi». La giornalista Selvaggia Lucarelli sui social ha ripreso un suo vecchio video che ha così commentato: «L'avvocato di Filippo Turetta (che a questo punto è un argomento a sé) sul suo canale YouTube spiega che purtroppo il rapporto sessuale è una ubriacatura, un momento di irrazionalità difficile da controllare sia per la vittima che per l'eventuale accusato di stupro. In assenza di segnali chiari, è difficile se non impossibile riuscire a cogliere la revoca del consenso da parte di una ragazza che si è messa in una certa situazione, dice lui».

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Raggiunto al telefono in serata, Compagno ha minimizzato: «Sono post vecchi. È vero, ho usato espressioni discutibili ma non era mia intenzione offendere nessuno. Non si può certo dire che sono sessista o misogino solo perché anni fa magari ho detto una cosa come non doveva essere detta. Mi scuso, ma non è nulla di quello che si vuole sostenere». Alla domanda se sia ancora il legale di Turetta risponde di sì: «Ho consigliato io alla famiglia di trovare un professionista che mi affiancasse. Io sono un avvocato d'ufficio e mi è piombato addosso un caso di queste dimensioni. È giusto creare una equipe, con avvocati esperti. Io avevo consigliato loro una rosa di nomi e la famiglia ha fatto questa scelta». Sull'ipotesi di una perizia psichiatrica, Compagno risponde «vedremo, ma faremo tutto quello che va fatto».

Chi andrà ad affiancare l'avvocato Emanuele Compagno è un nome importante che ha sicuramente tanta esperienza. Classe '69, nato a Conselve, Caruso esercita la professione dal 1999. Dal 2001 tiene lezioni al corso di formazione dell'Ordine degli avvocati di Padova per il conseguimento dell'attestazione di idoneità alle difese d'ufficio ed è anche docente alla Scuola di formazione dell'avvocato penalista dell'Unione delle Camere penali del Veneto. Turetta è atteso in Italia sabato 25 novembre, proprio il giorno in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1999.

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