Baby gang: «Già 30 persone assicurate alla giustizia, ma il lavoro non è finito»
Lo ha detto il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, in seguito alle cinque misure eseguite ieri a carico degli autori del pestaggio a Rialto. Resta l'intenzione di incontrare i genitori
Sulle baby gang «c'è un lavoro in corso d'opera, ci stiamo lavorando da mesi e non è ancora chiuso»: a dirlo è il prefetto Vittorio Zappalorto, che stamattina, in seguito ai nuovi 5 arresti eseguiti ieri nei confronti dei responsabili del pestaggio a Rialto, ha tirato le somme di quanto fatto fin qui: «Una trentina di persone sono assicurate alla giustizia - ha ricordato - e per questo un ringraziamento va, oltre che alle forze dell'ordine, anche alla magistratura».
Violenza e baby gang
«È una questione angosciante per i cittadini - ha aggiunto -. Questi ragazzi sono tutti seguiti dai servizi sociali, sia all'interno delle comunità che in carcere. Questo è un momento fondamentale per loro, di formazione e riflessione». Sul fronte della prevenzione, invece, «c'è un protocollo con il Comune relativo al bullismo». Zappalorto ha ribadito l'intenzione di incontrare le famiglie dei violenti, o almeno una parte di esse: «Ho sempre in programma l'incontro con i genitori - ha detto -. Lo farò con chi ha dimostrato di voler collaborare, e li incontreremo assieme alla squadra mobile e al Comune, perché poi è al Comune che spetta mandare avanti progetti in questo senso».
Plauso per l'arresto del ladro seriale
Sempre stamattina il prefetto si è congratulato con gli agenti del commissariato di Mestre per l'arresto del ladro seriale che negli ultimi mesi avrebbe messo a segno decine di furti in appartamento tra Mestre e Marghera. «È stata restituita serenità a un intero quartiere - ha detto - È un'operazione significativa ed è stato importante anche incontrare i cittadini, che hanno collaborato e dato elementi utili alla polizia».