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Cronaca Santa Croce

Banksy, Banca Ifis compra il palazzo del "bambino migrante"

L'annuncio del presidente dell'istituto che finanzia il restauro dell'opera: «Restituito alla città». Diventerà la sede veneziana della banca e una casa per la street art e mostre temporanee

Banksy diventa sempre più centrale nell'immagine e nella promozione di Banca Ifis a Venezia e in Veneto. L'istituto di credito, tramite il suo presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, ha infatti dichiarato di aver completato l'acquisto di palazzo San Pantalon, l'edificio nel sestiere Santa Croce, oggi in degrado, noto alle cronache perché scelto da Banksy per dipingere il suo "migrant child" nel 2019. Banca Ifis aveva già annunciato, a novembre scorso, di voler contribuire al restauro dell'opera (posizionata a pelo d'acqua, come a simulare l'annegamento del bambino migrante, e quindi esposta a forte degrado), mentre a febbraio aveva annunciato di essere divenuta main sponsor della mostra "Banksy. Painting Walls" in corso all'M9 di Mestre.

Solo pochi giorni fa la Banca aveva annunciato di aver previsto una sorveglianza h24 per l'opera di Banksy a Dorsoduro, per evitarne la vandalizzazione: all'annuncio, non sembra però essere seguita, per ora, la presenza di guardie giurate nel luogo. 

L'acquisto del palazzo

Palazzo San Pantalon, nel Sestriere di Santa Croce, si sviluppa su due piani, per una superficie interna totale di circa 400 metri quadri, e l'impianto originario è del XVII secolo. L'acquisto del palazzo, anticipato dal presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, è stato ufficializzato oggi: «Siamo lieti di annunciare l'acquisto del Palazzo di San Pantalon, che in seguito ai lavori di restauro e messa in sicurezza, sarà restituito a Venezia per arricchirne il già straordinario patrimonio artistico» ha dichiarato il presidente, spiegando che il palazzo sarà restituito alla città in «una nuova veste, in cui i giovani artisti della street art potranno esporre le proprie idee e opere d'arte». Nel pratico, il palazzo passerà ad ospitare la sede veneziana della banca, ma anche un nuovo spazio espositivo «dedicato sia ad autori affermati che a giovani emergenti». L'inizio dei restauri è previsto ad aprile.

Fürstenberg Fassio, nell'annunciare l'acquisto, presta particolare attenzione al significato dell'opera di Banksy, che a detta del presidente «impone una riflessione sul concetto di Umanesimo, in rapporto con la responsabilità di una società evoluta, e mai indifferente» con al centro i diritti umani. L'opera si prepara quindi a diventare un nuovo simbolo per la banca nata a Genova ma basata da tempo a Mestre. Un risultato a cui si è arrivati grazie al supporto del Ministero della Cultura della Soprintendenza, che il presidente della banca ha ringraziato pubblicamente. 

Sulla sinistra, Palazzo San Pantalon e il murales di  Banksy, marzo 2024-2

Banksy e il "migrant child"

L'opera di Banksy è apparsa come detto nel maggio 2019, rappresenta un bambino che indossa un giubbotto di salvataggio e solleva un fascio acceso che emette fumo rosa. L'artista di Bristol ne aveva confermato la paternità pochi giorni dopo l'apparizione. L'annuncio aumentò di molto il valore del palazzo, trattandosi di uno degli street artist più noti al mondo e della sua seconda opera presente in Italia. La scelta di posizionarlo in un palazzo abbandonato, e a pelo d'acqua, era una delle ragioni dell'opera, motivo per cui nell'autunno 2023 vi fu un acceso dibattito sull'opportunità o meno di restaurarla, che finì anche su testate internazionali. Le posizioni si dividevano tra chi riteneva che un'opera nata per essere effimera dovesse restare tale, e chi invece sosteneva la necessità di tutelarla. Vinse la seconda corrente, anche grazie all'impegno dell'allora sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che si spese per trovare un finanziatore. «Non ci interessa se l’opera abbia o no più di settant’anni, né se l’autore sia vivo e neppure se ci dia il consenso al restauro, dal momento che, tra l’altro, il murales è stato realizzato ‘illegalmente’. Mi assumo io la responsabilità dell’intervento avendo la delega sull’arte contemporanea, ed è mio compito tutelarla» ha dichiarato Sgarbi al momento dell'annuncio del restauro finanziato da Banca Ifis. Oggi per il palazzo e l'opera si apre una nuova pagina.

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