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Cronaca Mestre Centro

«Non sono di Banksy»: esposto in procura, M9 ritira due opere dalla mostra

Secondo il curatore Stefano Antonelli, due delle opere esposte sarebbero «non autentiche». La risposta: «Tutto dichiarato, sono souvenir». Il museo le ritira temporaneamente «per consentire eventuali accertamenti»

«Quelle opere non sono di Banksy». Un esposto in procura di Stefano Antonelli, curatore e tra i massimi esperti dell'artista britannico in Italia, scuote la mostra "Painting Walls" in corso all'M9 di Mestre, e un'altra mostra a tema Banksy in corso a Cervia, entrambe organizzate dall'associazione Metamorfosi.

Come rivelato dal Fatto Quotidiano, Antonelli nel suo eposto, al vaglio delle procure di Venezia e Ravenna, contesta l'originalità di “Dismaland 3D Rat” e “Dismaland Monkey Tnt”, due opere indicate nel catalogo ufficiale come “spray su cartone multiplo” entrambe del 2015 (collezione privata). Per Antonelli «dei falsi di bassa qualità, tali opere non sono mai state prodotte da Banksy», come sostiene l'esposto, che aggiunge: «Plausibilmente tali opere provengono dalla casa d’aste Gigart, asta n. 26, denominata ‘Dismaland Souvenir’». Cioè un'istallazione dell'artista, una sorta di parco divertimenti distopico, nel Somerset, datato 2015. Negli anni successivi, si sono susseguite diverse aste in cui si vendevano "souvenir" dell'evento. 

L'esposto riguarda l'associazione culturale Metamorfosi, diretta da Pietro Folena, ex deputato Pci, più che la mostra di M9: la stessa mostra era stata infatti esposta a Basilea e a Monza, prima di approdare a Mestre. Nel campo delle mostre su Banksy non autorizzate, che espongono diverse opere prodotte in serie, come quella in corso ad M9 (che espone però tre "muri originali", cioè opere staccate dall'edificio in cui erano state dipinte nel Regno Unito) il confine tra ciò che è "originale" e ciò che non lo è, non è di semplice definizione. Riguardo le due opere contestate, la posizione congiunta della direttrice di M9 Serena Bertolucci  e del presidente di MetaMorfosi Pietro Folena è chiara: «Tali opere non sono indicate in nessun modo - nè nel catalogo, nè nell'esposizione - come attribuibili a Banksy. Le opere sono infatti classificate come "reperti/souvenir" dell’evento Dismaland, organizzato da Banksy, ed esposte quali significativa testimonianza del processo di idealizzazione creatosi attorno all'artista. Così risulta dai certificati di provenienza delle case d'asta di cui il Museo è in possesso e dai timbri apposti sul retro delle due opere, ben visibili al pubblico».

Le indagini della procura accerteranno se ci siano state violazioni. Antonelli al Fatto ha confermato di avere un contenzioso in corso con Metamorfosi. M9-Museo del '900 e MetaMorfosi Eventi, che si definiscono «parti lese in questa vicenda» chiariscono di essere e rimanere «a completa disposizione delle autorità competenti». Le due opere, comunica M9 nella serata del 18 marzo,  sono state "temporaneamente e in via preventiva" ritirate dall'esposizione "Banksy. Painting Walls" «per consentire eventuali accertamenti». Il Museo precisa di non aver ricevuto alcuna notifica, ad oggi, da parte delle autorità.

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