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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Mestre

Potente boato in laguna scatena il panico, chiamate ai vigili del fuoco

Il forte rumore lunedì nel primo pomeriggio, udito anche nel Trevigiano. La gente pensava fosse esploso qualcosa. Probabile "boom sonico" per un velivolo militare di passaggio a grande velocità sui cieli del territorio

È successo lunedì, nel primo pomeriggio tra le 14 e le 15, e ha generato il panico fra la gente. Un forte botto si è sentito in laguna, in terraferma e anche sulle isole, perfino nel Veneto orientale. La gente ha iniziato a postare sui social chiedendo se fosse esploso qualcosa nelle vicinanze, e ha allertato i centralini della sicurezza, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine, per capire se fosse scoppiato qualche impianto, magari in zona industriale. Un tam tam su Twitter e Facebook dove diversi sono stati anche i commenti di persone del Trevigiano, che hanno confermato di aver udito lo stesso boato.

Tanto che poi non risultando emergenze in zona, si è fatta strada l'ipotesi di un velivolo militare in esercitazione sopra i cieli delle province di Venezia e Treviso, forse decollato dalla base aerea militare di Istrana, che ha generato il forte rumore per il fenomeno che viene comunemente definito "boom sonico". Questo tipo di evento, che si è già manifestato in altre occasioni, accade quando un aereo passa a una velocità tale da superare il muro del suono. Proprio a Istrana lunedì mattina c'erano esercitazioni militari in corso.

Il volo supersonico era stato pianificato, fa sapere l'Aeronautica militare, e condotto nel rispetto delle regole. Si è trattato di un caccia F-2000 Eurofighter del 51esimo stormo dell’Aeronautica militare di Istrana (Treviso), durante una missione di volo pianificata, intorno alle 14 di lunedì, che ha superato la barriera del suono all’altezza di Chioggia generando un bang sonico a circa 14 mila metri di quota, nello spazio aereo sovrastante la parte nord del mare Adriatico. Il volo, regolarmente autorizzato, rientra tra le normali attività addestrative per il mantenimento della prontezza operativa dei reparti impegnati nella difesa dello spazio aereo nazionale. L’attività è avvenuta alla quota e velocità previste, in aree appositamente create per l’effettuazione di voli supersonici e manovre addestrative. Il boato è stato avvertito al suolo nonostante la quota elevata perché le condizioni meteorologiche di vento e temperatura hanno probabilmente amplificato la propagazione dell'onda d'urto.

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