Una "super bolletta" dai consumi cento volte superiore agli effettivi

Arriva una bolletta per un consumo presunto di gas di gas di 276 metri cubi ma si scopre che il consumo effettivo è di soli 2,994. E non si tratta di un refuso. La virgola è posizionata nel modo corretto. Una giovane coppia della Riviera del Brenta il 5 febbraio scorso mai si sarebbe immaginata di aprire la bolletta e trovarsi un conto molto salato: 213,59 euro. Una cifra considerevole, visto e considerato che il riscaldamento condominiale viene pagato a parte e che i consumi tra novembre e dicembre 2013 erano prossimi allo zero.

"Abbiamo chiamato subito il call center aziendale - spiega la proprietaria dell'appartamento - noi avevamo stipulato un contratto senza fornitura per il riscaldamento". Qui stava l'inghippo: controllando la fattura all'interno erano segnati i consumi presunti anche per riscaldare l'abitazione. Già pagati attraverso il condominio. "Al telefono dal call center una signorina ci ha spiegato che non era possibile tornare indietro - racconta - che quando ci era arrivato il contratto dovevamo controllare. Ma io ciò che ho firmato era in regola. Poi ci hanno inviato a casa una carta con il riepilogo dei dati. Era diversa. Hanno sbagliato loro a informatizzare la documentazione".

Dunque per un errore altrui la coppia, secondo il call center, avrebbe dovuto pagare lo stesso. Un salasso rispetto ai soli tre metri cubi effettivamente consumati. Questo perché, senza autolettura, il consumo si basa su livelli presunti in base alla metratura dell'abitazione. "Abbiamo dovuto raggiungere fisicamente uno sportello portando una foto del nostro contatore - conclude la donna - Perché qualcuno ci ascoltasse e bloccasse la bolletta. Avremmo pagato due volte il riscaldamento, per giunta per un consumo cento volte superiore a quello effettivo. E volevano farci pagare lo stesso".