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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Boom di visitatori al Salone dell'alto artigianato. Oggi presente il ministro Calderone

Sono state 6mila le persone che nei primi due giorni hanno deciso di scoprire manifattura e artigianato di piccole e grandi eccellenze italiane

Oltre 6mila visitatori nei primi due giorni del Salone dell'alto artigianato italiano, in corso di svolgimento all’Arsenale fino a domenica. La manifestazione ha registrato un boom di presenze, italiane e straniere, alla scoperta della manifattura, dell’artigianato, delle piccole e grandi eccellenze che rendono l’Italia un paese unico.

Intanto, nel pomeriggio di venerdì, è intervenuta anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, accompagnata dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. I due hanno partecipato al convegno "Il lavoro, strumento di crescita e cambiamento", durante il quale hanno dialogato sui temi di occupazione in Italia e arte artigiana.

Parlando di Salone, Brugnaro ha sottolineato che l'obiettivo è «rappresentare il meglio di ciò che c’è in Italia. Sono 100 le imprese che hanno trovato spazio all’interno delle Tese dell’Arsenale, scelte tra oltre 200 che ci hanno chiesto di partecipare. Queste persone dimostrano cosa significa mettere in campo le nostre migliori abilità e capacità, e di queste farne un mestiere. Per questo motivo siamo orgogliosi di averli ospiti dell’Arsenale in questi giorni».

«Sono esposti numerosi oggetti e opere - ha continuato - che simboleggiano il risultato di una vita di lavoro. Una vita dedicata al lavoro manuale che, attenzione, non è più quello di un tempo. Bisogna infatti puntare sul rivalorizzare il lavoro, e soprattutto la sua accezione più stretta. Il lavoro è un’opportunità, e in Italia bisogna coltivare l’ottimismo raccontando la parte bella del Paese, che c’è». Sul tema del lavoro è inoltre intervenuto il ministro Calderone. «Quando si parla di giovani che non si mettono in gioco quando si tratta di affacciarsi al mondo del lavoro - ha detto -, la società registra una sconfitta. Forse siamo noi genitori a doverci interrogare su come ci poniamo nei confronti dei nostri figli, spesso proiettando delle aspettative più nostre che loro».

«Il mito del figlio laureato a qualunque costo - ha proseguito Calderone - ha portato alla creazione di numerosi corsi di laurea che non trovano sbocco nel mondo del lavoro. Alla luce di questo, i lavori di artigianato e quelli tecnici devono essere promossi, valorizzati. La formazione professionale, che spesso purtroppo è vista come seconda o terza scelta, statisticamente porta i giovani a trovare lavoro, e questo perché mette da subito in contatto gli studenti con il territorio. Bisogna trasferire ai nostri figli e nipoti l’amore per il lavoro, per il paese e per il territorio. In questo modo recuperiamo il valore delle singole cose».

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