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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Caso Ryanair, Brugnaro: «Tante compagnie vogliono Venezia, sono avvicendamenti che succedono»

Così il primo cittadino ha commentato la decisione del vettore low cost di ridurre le tratte dall'aeroporto Marco Polo, con la rimozione di un aeromobile basato nello scalo lagunare

«Abbiamo un aeroporto contingentato, so di tante compagnie che vogliono ancora venire a Venezia, penso agli asiatici, e qualche slot magari ce lo lasciano libero per qualcun altro». Sono le prime parole del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, all'annuncio da parte di Ryanair di tagliare sei rotte da Venezia, riducendone altre sei, ed eliminando un aeromobile basato all'aeroporto Marco Polo a partire dalla prossima stagione invernale.

Il primo cittadino ha sottolineato come il vettore abbia le proprie politiche commerciali, e tutto il diritto di procedere come crede: «Noi siamo per la libertà, immagino che siano bravi e sapranno quello che stanno facendo. Noi gestiremo bene la città e daremo migliori servizi ad altri, così da non avere la pressione di una sola compagnia», ha aggiunto il primo cittadino, sottolineando che si tratta di «avvicendamenti che succedono» e «come uno chiude, un altro apre. Il mondo è fatto così».

Aumento tassa d'imbarco: Ryanair chiude 6 rotte all'aeroporto Marco Polo e riduce le frequenze su altre 6

Ryanair ha annunciato oggi, venerdì 23 giugno, le proprie intenzioni, «a causa - spiegano - della decisione del Comune di Venezia di applicare un eccessivo e sconsiderato aumento delle tasse pari al 38% (2,50 euro) per ogni uomo, donna e bambino in partenza dallo scalo a partire dal 30 maggio 2023, che si aggiunge alla tassa di 6,50 euro attualmente in vigore». Per la compagnia aerea, la decisione del Comune di aumentare i costi di accesso a Venezia (da 6,50 a 9 euro) «soffoca la connettività e la crescita e ha un impatto negativo sui veneziani e sull'industria turistica in ripresa».

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