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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Spinea / Via Roma

Muore cadendo dal secondo piano, cambiava una lampadina

L'incidente verso mezzogiorno lunedì. L'uomo, Mirco Traverso, stava cambiando l'illuminazione nel poggiolo di casa sua a Spinea e ha perso l'equilibrio precipitando nel vuoto. Il dolore della famiglia e degli amici

Doveva essere un banale cambio di lampadina invece lunedì verso mezzogiorno un uomo di 78 anni, Mirco Traverso, ha perso la vita cadendo da un'altezza di otto metri. Ha perso l'equilibrio mentre era sul parapetto di casa, in una palazzina di via Roma a Spinea, per sostituire la lampada esterna, ma ha perso l'equilibrio mettendo un piede su un tavolino che si è spostato ed è precipitato dal secondo piano.

Una morte di cui ancora i famigliari ieri pomeriggio non riuscivano a capacitarsi. «Mi sono precipitata, chiamavo mio marito dopo aver sentito un frastuono, ma non lo sentivo e non lo vedevo. Allora mi sono sporta e ho guardato giù dalla terrazza. Lui era lì a terra», racconta la moglie Loretta. In un attimo sono arrivate le ambulanze in via Roma. Gli operatori hanno tentato a lungo la rianimazione. Traverso però non ha dato segni di vita. I carabinieri di Spinea hanno transennato la palazzina e sul posto è arrivato il magistrato. La salma, messa a disposizione dell'Autorità giudiziaria, non è ancora tornata alla famiglia.

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Lui originario di Favaro, lei di Oriago, insieme da sempre, ora in pensione da circa vent'anni si godevano il tempo libero, i viaggi, i figli e i quattro nipoti. Ieri in tanti hanno chiamato la moglie e i figli per manifestare cordoglio e dolore. Traverso era un ex impiegato della Telecom, uno sportivo, appassionato di nuoto e voga alla Veneta. Era un socio del Gruppo di Punta San Giuliano a Mestre. Così lo ha ricordato la presidente dell'asd del Polo Nautico, Daniela Costantini. «I soci del Gruppo Voga Veneta hanno appreso con sgomento la triste notizia e si stringono con cordoglio e affetto alla famiglia dell'amico Mirco di cui conservano un caro ricordo». «Glielo dicevamo di rallentare - ha ricordato la figlia Anita - ma lui era in salute e si sentiva bene e non era facile fermarlo». Per le esequie la famiglia dovrà aspettare il nullaosta. Probabilmente verranno celebrate nella parrocchia dei Santi Vito e Modesto vicino casa.

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