rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Canaletto "contribuente modello": chiese alla Serenissima maggiori tasse

Scovato nell'Archivio di Stato di Venezia un documento in cui l'artista correggeva al rialzo la rendita dichiarata per una sua abitazione data in affitto. In modo da pagare le imposte giuste

Artista sublime Antonio Canal detto Canaletto, ma anche contribuente modello sul piano fiscale per due case di proprietà: è quanto si evince da un documento autografo inedito portato alla luce all'Archivio di Stato di Venezia. Ad elevare il pittore e la famiglia de Canal al rango di possibile esempio, forse allora come oggi, un secondo atto, di qualche giorno dopo, nel quale viene rettificato il valore in un primo tempo indicato sul documento della rendita della casa data in affitto, da 40 ducati a 80.

Il foglio scoperto nei faldoni che documentano, dai grandi momenti alle piccole questioni, secoli di vita della repubblica di San Marco raccolti nell'archivio lagunare - come riporta 'La Nuova Venezia' - era stato scritto quale pronta risposta a una legge del 18 aprile 1739 con la quale il Senato della repubblica Serenissima ordina a tutti i veneziani di denunciare i beni di proprietà da sottoporre a tassazione.

Il 27 agosto, Canaletto, a nome anche degli altri componenti della famiglia proprietari e con i quali vive, redice l'atto relativo a due immobili, uno in uso e l'altro in affitto. Di quest'ultimo, la rendita dichiarata è di 40 ducati. Dalle annotazioni presenti sul foglio, e commentate dall'archivista Alessandra Schiavon, si scopre che la tassa sarebbe stata di 4 ducati, pari al 10%. Il 10 settembre, però, i Canal - il documento stavolta è firmato da un altro Antonio, figlio di Cristofolo - presentano una seconda denuncia. E' la dichiarazione che c'é stato un errore nell'indicazione della rendita, che viene portata a 80 ducati. (Ansa)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Canaletto "contribuente modello": chiese alla Serenissima maggiori tasse

VeneziaToday è in caricamento