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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cannaregio / Fondamenta Trapolin, 1998

Turista compra una boccetta e finisce all'ospedale, chiuso il "Cannabis store" di Cannaregio

La polizia fa analizzare la sostanza: conteneva Hhc, principio attivo degli stupefacenti non ammessi al commercio. Denunciati l'ad, il gestore e due dipendenti. Sospesa la licenza. Sequestrato tutto il materiale in vendita che conteneva esaidrocannabinolo

Assume una sostanza che aveva acquistato al “Cannabis Store Amsterdam” di Cannaregio e si sente male. La vicenda risale a quindici giorni fa, ma c'è voluto del tempo per capire che all'origine del malore che ha costretto un turista canadese a rivolgersi alle cure dell'ospedale Civile di Venezia c'era proprio il contenuto di una boccetta, presumibilmente cannabis, comprata appena prima in quel negozio. Un esercizio per cui a partire da oggi, mercoledì 15 novembre, il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha sospeso la licenza per quindici giorni.

Anche in questo caso, come nella dozzina di chiusure disposte ed eseguite negli ultimi cinque mesi dalla polizia amministrativa in tutto il territorio provinciale, e ora per la prima volta in centro storico, il provvedimento è legato alla tutela della sicurezza e della salute pubblica. Infatti, come accertato dai successivi esami di laboratorio dell'Ulss 3 sulla sostanza ingerita dal turista, si trattava del tipo vietato dalla normativa sulle droghe, in quanto contenente il principio attivo dell’esaidrocannabinolo (Hhc) che non può essere commercializzato. Una svista?

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Dagli accertamenti che i poliziotti del Commissariato San Marco hanno fatto nel negozio è stata trovata una grande quantità di materiale del tipo Hhc sotto varie forme: flaconcini, sigarette elettroniche con inclusa ricarica contenente la stessa sostanza, un gran quantità di “lecca-lecca” (chupa-chups), il tutto messo sotto sequestro poiché catalogato come stupefacente con lo stesso principio. Per questo, dopo gli accertamenti, il responsabile del negozio, l’amministratore delegato e due dipendenti sono stati denunciati per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (che hanno effetti sulle funzioni psichiche). E non era il primo accertamento per la bottega di Cannaregio: il 2 ottobre la Finanza di Venezia, durante un controllo antispaccio, aveva sequestrato una quantità importante di prodotti in vendita, tutti inseriti nella tabella delle sostanze stupefacenti vietate, denunciando già in quel caso l’amministratore. Poi c'è stato il caso del turista che si è sentito male finendo all'ospedale.

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