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Cronaca

Allarme dall'Adico: "Io, neomamma costretta a lavorare le domeniche"

F.L., 32enne mestrina, ha chiesto un part time per coniugare famiglia e lavoro. Proposto un contratto con obbligo di servizio nel giorno festivo: "E' l'unica occasione per vedere mio figlio"

Liberalizzazioni, non ricatti. Questo in sintesi l'allarme lanciato dall'Adico, associazione di tutela dei consumatori, nel raccontare la storia di F.L., 32enne mestrina che si è rivolta allo sportello di via Volturno. La donna, assunta con un contratto a tempo indeterminato, lavora in un negozio di abbigliamento all'interno di un centro commerciale del Veneziano. E' una neomamma, e tra poco meno di due mesi, scadendole il periodo di maternità, dovrà tornare sul posto di lavoro.

Per poter conciliare la sua occupazione con la famiglia, ha chiesto al suo responsabile che le venisse concesso un part time. "Apparentemente sembrava che la mia richiesta fosse stata accettata, visto che il titolare mi ha offerto un orizzontale da 20 ore - racconta la commessa - ma lavorando tutte le domeniche. A quel punto sono stata presa dalla disperazione, perché questo vorrebbe dire sacrificare l'unico giorno della settimana in cui posso stare con la mia famiglia, visto che mio marito lavora dal lunedì al venerdì mentre io, comunque, già lavoravo anche il sabato". L'ufficio legale dell'associazione annuncia di aver preso in carico il caso della 32enne.

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