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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Contributo di accesso: parte una consultazione pubblica sul sito del Comune

Accessibile da mezzogiorno di martedì sul portale Dime. Brugnaro: «Un modo per accogliere osservazioni e suggerimenti di cittadini e altri stakeholder». L'opposizione: «È un tentativo di depotenziare l’istruttoria partecipata chiesta da 11 consiglieri»

Ore 12 di martedì 6 dicembre, fino a sabato 7 gennaio, sul sito del Comune di Venezia (all'interno della sezione dedicata a Dime) sarà aperta una piattaforma pubblica sul "Regolamento per l'istituzione e la disciplina del contributo di accesso, con o senza vettore, alla città antica del Comune di Venezia e alle altre isole minori della laguna". «Un modo per accogliere osservazioni e suggerimenti da parte di cittadini e altri stakeholder», commenta il sindaco Luigi Brugnaro.

«Con questa piattaforma - prosegue - voglio dare a tutti i cittadini e ad altri stakeholder, la possibilità di presentare eventuali contributi, proposte e osservazioni che possano essere utili a perfezionare il sistema di istituzione e disciplina del Contributo di accesso. Un'occasione per dimostrare, ancora una volta, che le riforme fondamentali per il futuro della città vogliamo farle assieme, così da essere quanto più condivise e funzionali. Le osservazioni e i suggerimenti che arriveranno - precisa Brugnaro - saranno oggetto di una prima valutazione tecnico-amministrativa da parte dei dirigenti competenti, così da fornire poi alla giunta e agli organi consiliari gli strumenti utili alla deliberazione finale del Regolamento». La piattaforma è al link: https://dime.comune.venezia.it.

La lettura che arriva dall'opposizione politica è però distante da questa visione. «Il sindaco è in difficoltà sul contributo d’accesso, l’ascolto della città sul ticket d’ingresso l’abbiamo chiesto noi, ma deve essere vero e permettere di bocciare la proposta», commenta Paolo Ticozzi, consigliere comunale del Partito Democratico.

«Se il sindaco ha lanciato in prima persona una piattaforma on-line - dice Ticozzi - vuol dire che ha fatto centro l’istruttoria partecipata, che ho scovato nel regolamento degli istituti di partecipazione, e che con 11 consiglieri di opposizione abbiamo chiesto. Del resto - continua il consigliere dem - il centrodestra sul contributo è in sofferenza: prima i problemi di privacy, poi le manifestazioni cittadine e infine la richiesta di istruttoria partecipata. Quello del sindaco con questa piattaforma è un tentativo di depotenziare l’istruttoria, anticipandola con questo portale on-line, con il quale temo non si potrà bocciare tout court il contributo. È importante che la città possa essere messa realmente nelle possibilità di giudicarla per poterla anche bocciare, e che l’ascolto non sia sordo o selettivo».

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