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Cronaca Lido / Lungomare Guglielmo Marconi

Mostra del Cinema al via tra cortei e proteste: "Mattarella, ascoltaci"

Mercoledì alla kermesse del Lido la protesta dei Comunali e dei dipendenti del ministero dei Beni culturali. Il serpentone fino al "buco"

Come l'anno scorso l'inaugurazione della Mostra del Cinema di Venezia sarà caratterizzata anche dai cortei di protesta. Del resto lo stuolo di telecamere posizionate al Lido di Venezia costituiscono un richiamo troppo ghiotto per chi ha delle vertenze da portare avanti. Così, prima del red carpet più atteso della kermesse, saranno in centinaia a sfilare da piazzale Santa Maria Elisabetta al "buco" del nuovo palazzo del Cinema: sono i dipendenti comunali, alle prese con il taglio del fondo della produttività e conseguentemente con buste paga più leggere in media di 200 euro. Cambiano gli amministratori della città, ma i problemi e i bracci di ferro restano: il sindaco Luigi Brugnaro, pur dando ragione ai manifestanti a più riprese, in questo momento ha le mani legate, vista la situazione difficile in cui versano le casse di Ca' Farsetti.

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La sua promessa è di riuscire a recuperare risorse in modo da rimpinguare il fondo e garantire di nuovo le indennità ai lavoratori, che intanto vogliono far sentire la propria voce sfruttando anche il circo mediatico che ruota attorno alla Mostra del cinema. Alle 16 di mercoledì, dunque, i manifestanti si troveranno in piazzale Santa Maria Elisabetta per un presidio in cui consegnare anche dei volantini ai cittadini. Sono previsti anche flash mob e iniziative "fuori dagli schemi" per ravvivare il corteo. La partenza è prevista per le 17 (ma è più probabile scatti mezz'ora più tardi) mentre ancora è da stabilire quando e se una delegazione dei sindacati verrà ricevuta dal segretario del Quirinale. L'intento infatti è di consegnare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d'onore della serata inaugurale della Mostra, un documento in cui si sintetizzano i problemi cui insegnanti, agenti di polizia municipale e tutti gli altri dipendenti di Ca' Farsetti sono costretti a subire.

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"Il prefetto Cuttaia si è fatto promotore di un possibile incontro col segretario - spiega il segretario del Diccap, Luca Lombardo - l'anno scorso riuscimmo a ottenere un colloquio". "Nel mirino" dei manifestanti finisce anche il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini: tra chi marcerà sul lungomare ci saranno infatti anche i dipendenti del suo Dicastero: "Vogliamo rivendicare - dichiarano i promotori - l'importanza costituzionale di un Ministero sempre più mortificato da una classe politica e da una dirigenza burocratizzata che dietro proclami di efficientismo e falsi 'miti da conferenza stampa' sta annichilendo ogni risorsa tecnico scientifica e destrutturando il sistema di tutela e valorizzazione del nostro paese.

L'eco delle polemiche sulle nomine ai musei autonomi non si è ancora spento e ha travolto ogni ragionamento serio sulla disastrata condizione organizzativa del Ministero e sulla farragginosa riforma in atto". La cerimonia di inaugurazione dovrebbe scattare alle 19, ed è possibile che un gruppo di manifestanti possa raggiungere il red carpet con cartelli e slogan. Dopodiché mezz'ora più tardi la protesta dovrebbe chiudersi: "I rapporti con i sindacati del primo cittadino Luigi Brugnaro sono pari a zero - dichiara Sergio Chiloiro, della Cgil Funzione Pubblica - per ora noi però non abbiamo visto alcuna azione sia sul fronte del reperimento di risorse per il fondo di produttività, sia su quello del patto di stabilità. Che Venezia potrebbe sforare per il terzo anno consecutivo con conseguenze disastrose".  

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