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Cronaca

Spaccio, furti e borseggi: in un mese diciotto denunce e arresti in flagranza

Operazioni quotidiane della polizia locale di Venezia. Centro storico, luoghi della movida, Mestre e Marghera: il bilancio. Venticinque sequestri di bici e monopattini usati per i traffici illeciti, trenta ritrovamenti di dosi del Nucleo cinofilo

Lotta senza quartiere a spaccio, borseggi e furti. Un mese di operazioni quotidiane della polizia locale in centro storico e in terrafema. Diciotto le persone colte in flagranza a rubare e a smerciare droghe, venticinque fra bici elettriche e monopattini sequestrati a pusher dopo la proroga dell'ordinzanza sindacale. Da metà ottobre quindici sono stati 15 i pusher denunciati e arrestati nel quartiere della stazione di Mestre, in centro fino all'M9, in Corso del Popolo e nelle aree della movida del centro storico: Rialto, campo Manin e campo Santa Margherita. Proprio qui è stato fermato l'ultimo spacciatore mercoledì sera, quando gli agenti in servizio antidroga hanno notato un magrebino che fermava alcuni giovani di passaggio.

Spaccio, arresti e denunce

L'atteggiamento ha insospettito gli operatori che hanno deciso di controllarlo, trovandogli addosso decine di dosi di cocaina e una barretta di hashish: tutto sequestrato. In campo Manin, una decina di giorni fa, vestendo abiti borghesi, la polizia locale ha fermato un nordafricano che si aggirava per le calli con fare sospetto e hanno deciso di fare un controllo. L'uomo, diventato subito nervoso, aveva con sé dodici dosi di cocaina (cinque grammi), e una ventina di grammi di hashish divisi in otto barrette. Arrestato e convalidato è stato allontanato dalla città in attesa del processo. Nei primi giorni di novembre, sempre durante i servizi antidroga, a Marghera in via Rizzardi è stato bloccato un nigeriano che spacciava a un cliente, fermato anche lui assieme al pusher e denunciato penalmente. Per entrambi gli agenti hanno staccato una multa di 450 euro allontanandoli dalla città con un daspo di 48 ore. Negli stessi giorni altri due pusher sono stati intercettati nel cuore di Mestre, in via della Brenta Vecchia (in zona M9) e in via Bissagola (al quartiere Bissuola). Nel primo caso era un tunisino in possesso di hashish e nel secondo un italiano che aveva della cocaina, un bilancino digitale e un coltello a serramanico: entrambi denunciati. Altri cinque nordafricani e nigeriani sono stati intercettati e perquisiti in via Cappuccina, in Corso del Popolo e in via Rizzardi a Marghera: tutti con dosi di cocaina e hashish, e denunciati.

Furti e borseggi

Il contrasto a borseggi e furti, anche questi a volte scoperti sul fatto, ha impegnato la polizia locale non meno della lotta sul fronte delle droghe. Sono stati trovati stranieri con zaini pieni di arnesi da scasso sia in laguna che nelle zone della terraferma. Durante il ponte di Ognissanti, nel pomeriggio del primo novembre, in zona Tre Ponti a Santa Croce una pattuglia in borghese ha notato due stranieri con degli attrezzi e li ha fermati per un controllo. Entrambi croati, uno di loro minorenne, avevano precedenti e portavano con sé arnesi da scasso: una chiave inglese universale, alcuni cacciavite e plastiche utilizzabili per effrazioni. Dopo aver sequestrato tutto gli agenti li hanno denunciati. La sera di giovedì 26 ottobre, al parco di Villa Querini a Mestre, la radiomobile ha controllato un moldavo che girava con uno zaino pieno: all'interno c'erano bombolette di vernice nera utilizzabili per oscurare le telecamere, guanti e una pistola perfetta riproduzione di una "Beretta calibro 9". Si trattava della stessa persona che poche ore prima, di notte presumibilmente, si era introdotta in un giardino privato in zona Terraglio per cercare di entrare nelle auto dei proprietari.

Guerra anche ai borseggi: nel weekend del 14 e 15 ottobre gli agenti in borghese a Rialto hanno arrestato un borseggiatore romeno, volto noto dei furti ai danni dei turisti in centro storico, che tentava di afferrare il portafoglio dalla borsa di una donna statunitense. Fermato e processato per direttissima, l'uomo è stato convalidato e l'udienza per lui sarà il 14 dicembre. Un borseggio è stato invece sventato sopra il ponte di Rialto alcuni giorni fa, quando la pattuglia della polizia locale a piedi ha fermato e denunciato un uomo dell'est Europa già pronto a portare via valori e oggetti personali a turisti distratti e intenti a scattare foto ricordo. 

Monopattini e bici

«Il mio plauso va al personale, donne e uomini, della polizia locale - commenta l'assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce - Il bilancio di questa attività è il risultato di un lavoro collettivo. Il sindaco Brugnaro ha infatti voluto investire sul personale, sui mezzi a supporto dell'intero corpo e contemporaneamente sui servizi che vanno dall'attività di Veritas, impegnata nel lavoro di pulizia e bonifica anche nel progetto Oculus, e nell'ambito del sociale, con interventi di prossimità su strada rivolti alle persone con dipendenze. Da non dimenticare il buon lavoro di coordinamento con tutte le forze dell'ordine». Con l'entrata in vigore dell'ordinanza sindacale che sanziona con il sequestro pusher che si servono di monopattini elettrici e velocipedi per i loro traffici, sono stati bloccati venticinque sospetti operativi tra via Rizzardi e via Dante. Nello stesso periodo il Nucleo cinofilo della polizia locale ha fatto trenta attività di sequestro o ritrovamento di sostanze tra Mestre e Marghera (rione Piave - Corso del Popolo - Rizzardi - Parco Bissuola e Villa Querini). 

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