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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Dimissioni Papa, messa del Patriarca a San Marco: "Ora una pagina nuova"

Mercoledì pomeriggio monsignor Francesco Moraglia ha officiato una cerimonia in Basilica alla vigilia della conclusione del pontificato di Benedetto XVI: "Il vecchio giunge a termine"

Venezia, che ha ospitato Benedetto XVI per due giorni nella primavera del 2011, si è raccolta in preghiera a 24 ore dalla fine del pontificato di Ratzinger. In una Basilica di San Marco gremita mercoledì il patriarca Francesco Moraglia (vescovo che non potrà votare il nuovo Papa, fatto inedito almeno per la storia recente) ha indossato il 'pallio' bianco e nero simile a quello che Benedetto XVI aveva al collo, per poi lasciarlo sul sacello, nella sua visita a Celestino V, il primo papa dimissionario.

Nell'omelia, parlando delle dimissioni del Papa, Moraglia, davanti a fedeli e religiosi ancora smarriti, ha detto che "il Signore si è servito e si servirà proprio di questo gesto, che in sé può sembrare di resa, di fragilità e di debolezza, per irrompere, nella vita della sua Chiesa, con la forza della sua grazia che tutto sana, rinnova e rigenera".

"E' un gesto, quello di Benedetto XVI - ha sottolineato - che interpella profondamente la Chiesa a tutti i livelli. Perché oggi la Chiesa, nella sua componente umana, appare provata e bisognosa di una vera purificazione". "Il papa - ha aggiunto Moraglia - col gesto della rinuncia, in realtà intende consegnare la Chiesa, in modo totale, nelle mani del Signore perché lui operi dove gli uomini non riescono". "Con il gesto drammatico della rinuncia al ministero di successore dell'apostolo Pietro il papa - ha proseguito - si è idealmente posto sulla 'soglia', quasi a significare il vecchio che giunge a termine e il nuovo che s'intravede. D'altra parte, sia come teologo sia come pastore, Joseph Ratzinger-Benedetto XVI è ritornato spesso sul tema della Chiesa come una 'compagnia' sempre da riformare e amava parlare della 'restaurazione' come di un ritorno all'originale progetto evangelico".

"E' significativo che la provvidenza di Dio si sia servita di questo suo gesto - ha rilevato - che, per la sua drammaticità traumatica, può avere in sé la forza di chiudere e di aprire una pagina nuova nel flusso continuo della storia della Chiesa". E' un pontificato, quello di Benedetto XVI, "che rimarrà e inciderà. Non solo: attraverso tale gesto - ha concluso Moraglia citando Benedetto XVI - esprime come la guida ultima della Chiesa appartenga a Dio che 'ama compiere le sue opere con mezzi poveri. Chiede però di mettergli a disposizione una fede generosa". (ANSA)

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