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Cronaca Favaro Veneto

Evade e poi minaccia di morte i carabinieri, catturato in Svizzera

Un latitante serbo è stato arrestato a Zurigo, dove si era recato per delle cure dopo essere fuggito dai domiciliari a Favaro. Ora finirà in galera

Bloccato ai domiciliari, quando ha saputo della condanna a sei anni di galera ha deciso di scappare oltre confine, in Serbia, da dove si “divertiva” persino a minacciare di morte il maresciallo che l'aveva arrestato, ma ha finito per venire arrestato in Svizzera, dove era andato per sottoporsi a delle cure specialistiche, pensando di essere al sicuro. Le peripezie di un latitante serbo sono quindi terminate davanti alle automobili della polizia elvetica e dei carabinieri, ed ora si sta preparando la sua estradizione.

LA VICENDA – Il criminale, 48 anni, era stato arrestato nel luglio 2013 dai carabinieri per una serie di reati commessi in provincia di Venezia, tra cui detenzione di armi, violenza sessuale ed altro. Quando ha saputo che il tribunale aveva confermato la sua pena di sei anni in carcere l'uomo è però evaso dagli arresti domiciliari, che scontava nella sua abitazione a Favaro, e aveva fatto perdere le proprie tracce. Il nucleo investigativo di Venezia, con il coordinamento della procura della repubblica, ha individuato tracce della sua presenza in Serbia, suo Paese natale, da dove aveva persino minacciato di morte i carabinieri veneziani che avevano indagato su di lui, telefonando al maresciallo che gli aveva fatto scattare le manette ai polsi e giurando spietata vendetta. Seguendo proprio la scia delle chiamate e avendo accertato uno spostamento del latitante in Svizzera, dove l'uomo doveva ricorrere a cure specialistiche, la polizia elvetica e i militari italiani hanno fatto scattare la trappola, lavorando fianco a fianco attraverso il Servizio di Cooperazione Internazionale. Sono attualmente in corso le procedure per la sua estradizione.

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