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Cronaca San Donà di Piave

Falsi carabinieri rapinano degli studenti, due tornano liberi

Convalidati gli arresti di due uomini e una donna che nei giorni scorsi avevano raggirato due minorenni cuori da scuola. Uno resta ai domiciliari

Qualche giorno fa si erano presentati davanti a un istituto scolastico di Noventa di Piave e avevano avvicinato due studenti minorenni fingendosi carabinieri. Li avevano accusati di essere due spacciatori e, minacciandoli, li avevano derubati. La perquisizione che avevano simulato si era trasformata in una vera e propria rapina: la coppia di finti militari si era impossessata di circa trenta euro. I due, infine, avevano intimato agli studenti di presentarsi a un appuntamento nel pomeriggio successivo per la consegna dei cellulari, per verificare che non fossero rubati. I due ragazzini, spaventati, avevano avvisato il dirigente scolastico che in quei momenti stava programmando, per il giorno successivo, un controllo antidroga nella sede distaccata dell’istituto a Fossalta di Piave  con il comandante dei carabinieri della stazione di Noventa.  

Gli investigatori, a quel punto, avevano organizzato un incontro “trappola” per incastrare i falsi carabinieri. Qualche che ora dopo, all'appuntamento, i due uomini erano finiti in manette. Si tratta di un 21enne, R.B., originario di Udine ma residente a Musile e A.G., sandonatese di 54 anni. Insieme a loro era stata arrestata anche la compagna del più giovane, la 19enne C.B., di Musile, che era stata sorpresa a fare da “palo”. I tre erano stati posti agli arresti domiciliari e sabato mattina si è tenuta l’udienza dopo la quale il gip del tribunale  di Venezia  David Calabria ha convalidato tutti gli arresti disponendo i domiciliari nei confronti del più giovane, l’obbligo di firma per la compagna e l’obbligo di firma e di dimora per il 54enne. Sono in corso altre indagini su un episodio analogo che si è verificato qualche mese fa a San Donà. 

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