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Cronaca

«Nessuna risposta dal governo», gli autotrasportatori veneti fermano tutto

«Così non si può più lavorare». Continua il dialogo con Bellanova. Carburante alle stelle, gasolio oltre la benzina. Sconto solo sulle accise. Unatras: «L'emergenza sta diventando disperazione». Stop dal 4 aprile

Hanno ufficializzato la loro posizione di fronte a un tentativo, che definiscono fallimentare, di trovare con il governo una via d'uscita al caro gasolio, che li sta strozzando, e migliori condizioni di lavoro. Gli autotrasportatori in Veneto, dal 4 aprile, bloccheranno la logistica e la consegna delle merci. Intanto continua il confronto con il viceministro dei Trasporti, Teresa Bellanova. Ma per il momento le tre organizzazioni Unatras del Veneto hanno deciso di seguire le scelte a livello nazionale e fermare le 14.195 le imprese venete del trasporto (merci–bus operator–ncc–taxi–logistica) che danno lavoro a 86.506 addetti. «Un mezzo di 440 quintali che percorre 150.000 chilometri annui (percorrenza media minima) “beve” 50.000 litri di gasolio. Un centesimo di euro in più sul gasolio, spiegano, pesa su ogni motrice 500 euro all’anno».

«Dal ministero delle Infrastrutture non ci sono proposte per compensare il caro carburanti - a parte i 15 centesimi sulle accise - Due anni fa il gasolio costava un euro al litro, oggi è più che raddoppiato. Sulla questione Bellanova ha annunciato, il 15 marzo scorso, che la risposta alla categoria sarà data da un provvedimento, di cui non si conosce l’entità - afferma Unatras - Il viceministro ha inoltre presentato un pacchetto di proposte, chiamato “Protocollo di intesa”, che recepisce alcune idee dell'associazione sulle regole del settore. Per ora, nulla di fatto - affermano Michele Varotto, Paolo Fantinato e Gianni Satini, presidenti di Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Fai Conftrasporto del Veneto -. In una situazione drammatica con i contagi che rialzano la testa, la Cina che richiude, un conflitto armato in Ucraina, problemi di approvvigionamento e le imprese che tornano a interrompere le produzioni, agli autotrasportatori (autotrasporto merci e trasporto persone) viene richiesto di tenere in piedi il Paese. Le Federazioni aderenti a Unatras, dopo un esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell’incontro del 15 marzo scorso al ministero, le ritengono insufficienti».

Se le misure riguardanti le regole della sicurezza sociale e della circolazione sono di competenza del ministero delle Infrastrutture, quelle sui prezzi del gasolio, Lng, Ad Blue, sono di competenza dell’intero governo. «È necessario un interessamento diretto della presidenza del Consiglio. Ribadiamo - concludono i tre presidenti veneti Varotto, Fantinato e Satini - la necessità di avere un confronto costante con la committenza dalla quale ci aspettiamo lealtà e disponibilità, in virtù del senso di responsabilità al quale tutti in questo momento siamo chiamati. Solo provvedimenti concreti potranno evitare che il 4 aprile l’autotrasporto debba effettuare l’azione di fermo proclamata oggi». 

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