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Cronaca Mestre Centro

Mille persone salutano don Franco. "Eri un sicuro riferimento per tutti"

Una grande folla al funerale del sacerdote, scomparso il 23 dicembre a 77 anni. Il patriarca Moraglia ha celebrato la funzione. Parole commosse di Brugnaro

Un uomo che ha dato tanto per la comunità don Franco De Pieri. Anzi tantissimo, a giudicare dalla folla di persone che si è riunita mercoledì mattina per presenziare ai suoi funerali in piazza Ferretto. Ed è stato necessario installare un maxi schermo fuori dal duomo di Mestre per poter permettere a tutti i fedeli, un migliaio circa, di assistere all'omelia del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Un ricordo commosso quello di Moraglia, che ha sottolineato l'impegno di don Franco per la comunità e per il recupero dei giovani dalla tossicodipendenza. "Per tutti noi, - ha esordito - ma in particolare per chi ha condiviso col carissimo don Franco momenti significativi della vita, questo è un giorno triste, di nostalgia e, anche, di riflessione sulla propria vita, una sorta d’esame di coscienza. È sempre così - ha continuato - quando si spegne una lampada capace di riscaldare e illuminare e che è stata per sé e i propri cari riferimento sicuro e alla quale, di volta in volta, ci si è riscaldati quando il freddo dentro e fuori mordeva forte, oppure quando per l’oscurità non si riusciva a vedere. Don Franco, col suo carisma, la sua passione e il suo stile personalissimo, ha esercitato il ministero presbiterale per oltre cinquant’anni. Un tempo che, per gli uomini, è certamente lungo anche se la durata in sé non dice ancora tutto; infatti ciò che conta per il cristiano è la valutazione di Dio.

"Carissimo don Franco, - ha chiosato Moraglia - mentre ti salutiamo col cristiano arrivederci della fede, ti pensiamo già seduto alla mensa del cielo insieme ai tuoi cari genitori, a don Valentino e ai tanti a cui hai voluto bene e che ti hanno voluto bene. Insieme a loro, seduto alla mensa dell’eterna comunione, dove Chi serve è - come ci ha ricordato il Vangelo - lo stesso Signore Gesù che dona la salvezza da Lui acquistata, a caro prezzo, sulla croce".

Dopo l'omelia, un Brugnaro visibilmente commosso è salito sull’altare, per ricordare quello che è stato un suo vero amico. “Solo due parole per esprimere il cordoglio della città a un grande uomo - ha commentato il primo cittadino lagunare - Ho incrociato don Franco in molte occasioni e mi ha sempre dato tanto. Ma voglio ricordare di quando ci siamo incontrati in Brasile e mi ha portato a vedere un panificio che doveva inaugurare. Siamo entrati in questa favela di milioni di persone disperate. Persone che sembravano degli zombie. E lì ho imparato da lui il coraggio e l’umiltà. A me ha insegnato sempre - ha proseguito con la voce sempre più spezzata dalla commozione - l’umiltà e che le persone non vanno soltanto compatite, ma bisogna dar loro un lavoro. Bisogna costruire per loro una speranza di futuro. Da Venezia e Mestre - ha concluso - sono usciti tanti grandi uomini, ecco don Franco De Pieri era uno di questi".

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